Mondo della sanità in protesta davanti alla Regione

NurSind e Usb con slogan e bandiere per rivendicare problematiche dei dipendenti AST di Ascoli Piceno

Manifestazione con tanto di slogan e bandiere di fronte alla sede della Regione Marche organizzata da due sigle sindacali: USB e NurSind per rivendicare tutte le problematiche a carico dei dipendenti dell’AST di Ascoli Piceno.  Situazioni al limite del collasso basti pensare  che attualmente i lavoratori precari prorogati sono 173 in totale, di cui 124 sono infermieri e operatori socio-sanitari. Un lavoratore OSS vedrà scaderà il suo contratto nelle prossime ore. Entro la fine del mese di gennaio, si aggiungeranno alla lista altri 5 dipendenti, di cui 1 OSS, 3 Ausiliari e 1 Fisioterapista. A febbraio, altri 8 lavoratori precari, di cui 7 infermieri e 1 OSS. Nel mese di marzo, il numero aumenta a 15, di cui 11 OSS, in conformità con quanto indicato nella determina scritta per la ristrutturazione.

Ad essere chiamato in causa secondo i sindacati il Direttore Generale dell’Ast Natalini il quale sempre secondo le sigle sindacali avrebbe già preso la decisione di chiudere dei reparti. Tante le richieste arrivate in Regione come la procedura di stabilizzazione Covid SUBITO, con la pubblicazione della graduatoria per tutti coloro che hanno raggiunto i requisiti necessari, inclusi coloro che sono stati licenziati alla fine del 2023. Le condizioni di lavoro sono ritenute inaccettabili. I lavoratori continuamente si vedono negare diritti fondamentali, come le ferie e il corretto pagamento delle ore di straordinario, eccetera. Alla Regione Marche viene chiesto di stanziare risorse per la proroga e la stabilizzazione dei lavoratori Covid. Sindacati che poi hanno puntato l’attenzione sui finanziamenti alla sanità pubblica dell’ AST AP dove ci sarebbe stata una decurtazione di 19 milioni di euro. Inoltre, la Corte dei Conti ha evidenziato che la Regione Marche ha speso 12 milioni di euro in meno rispetto al tetto di spesa per il personale, come indicato nella sua relazione. Tra le richieste  inoltre nuove assunzioni, mobilità e concorsi  per garantire ai cittadini il diritto alla salute attraverso la sanità pubblica.

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