PRIMA CATEGORIA – Periodo d’oro per l’evergreen tornato all’Elite Tolentino, in rete nel 3-0 a Casette d’Ete. “Obiettivo 250 sigilli, a gennaio un maschietto in casa dopo due femmine”
di Matteo Meschini
In Prima Categoria girone C nelle primissime posizioni dopo sei giornate figura l’Elite Tolentino, che in estate ha scelto la guida tecnica di mister Raffaele Gesuelli e ne sta raccogliendo ora i frutti: la formazione tolentinate ha raccolto ben 13 punti su 18 disponibili in questo avvio. Questo risultato è frutto di una società organizzata e di una squadra ben strutturata con elementi di grande spessore che la compongono: uno di questi è sicuramente l’intramontabile Giuseppe Di Gioia che sabato scorso ha segnato un gol nella trasferta vittoriosa per 0 a 3 sul campo del Casette d’Ete, andando a bersaglio a 45 anni compiuti. Ai nostri microfoni l’attaccante classe 1979 parla della stagione attuale e del suo ritorno all’Elite: “Veniamo da un periodo positivo, siamo partiti da un buon pareggio a Castelraimondo che è un’ottima squadra. Il merito è dei ragazzi che si stanno impegnando tanto, il nostro punto di forza è l’allenatore che ha portato tanti dei ragazzi in rosa dopo averli allenati a Tolentino nella juniores diversi anni fa e ha voluto ricreare quell’ambiente. L’Elite quest’anno non aveva i numeri per fare la juniores e quindi si è creata l’under 21 che milita in Terza Categoria con una squadra formata da tantissimi ragazzi ed entrambe le squadre vengono portate avanti nel migliore dei modi.”
“Già l’anno scorso era partito questo progetto con l’Elite, nata dalla fusione dell’Elfa Tolentino e dello Juventus Club, le cose poi non sono andate come volevo e a dicembre sono andato alla Palombese. Finita la stagione sono poi stato ricontattato dall’Elite per ritornare e dare una mano come giocatore ma anche come figura di esperienza, ho preso anche il patentino da allenatore. Mi ha spinto il progetto della società e il loro modo di fare. L’obiettivo che ci siamo prefissati a inizio campionato è innanzitutto quello di far crescere diversi ragazzi accompagnando questo con i risultati sul campo. Vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile per poi, perché no, arrivare a fare qualcosa di più come i playoff.
Io ho sempre reputato la Prima Categoria come una Promozione senza under, piena di giocatori che scendono da categorie superiori e quindi il livello è buono.”
Ci svela poi il “segreto” per continuare a rendere nonostante l’età e gli obiettivi futuri, con un occhio particolare alla quota dei 250 gol in carriera.
“Il segreto principale è la passione, l’amore per questo sport, che mi porto dietro da 30 anni a questa parte. È molto importante il fattore fisico, il campionato è molto equilibrato ed è composto da tantissimi ragazzi che vanno forte ma mi sento ancora bene. Il mio obiettivo è rimanere nel mondo del calcio, sono alla fine della carriera calcistica in campo e il mio secondo sogno è proprio quello di diventare allenatore ma non sarà facile. Già negli ultimi anni ho provato ad immedesimarmi nella testa degli allenatori e mi rendo conto che è davvero difficile, il passaggio da giocatore ad allenatore è davvero importante. Se ci fosse l’opportunità mi piacerebbe rimanere nel progetto Elite, che è ambizioso e meraviglioso, qua siamo una famiglia e quando trovi ambienti così, come a Casette Verdini dove sono stato 11 anni, è bello perché il calcio dà tanto a livello di rapporto. Ma il mio obiettivo personale immediato è quello di raggiungere i 250 gol, me ne mancano 3 e magari con l’aiuto dei miei compagni spero di riuscire a raggiungerli già quest’anno.” Conclude parlando della famiglia e annunciando la nascita di un nuovo piccolo Di Gioia atteso per il mese di gennaio e per l’occasione facciamo gli auguri a tutta la sua famiglia: “La mia famiglia mi supporta sempre, poi volevo aggiungere anche che a gennaio arriva un maschietto in casa e speriamo ripercorra le mie orme, anche se già un’altra delle mie due figlie fa sport, gioca a calcio ed è appassionata”.
