Indagini in corso sulla ragazza trovata priva di vita in spiaggia lunedì scorso
Mistero ancora tutto da svelare a Porto Sant’Elpidio sul cadavere trovato in spiaggia lunedì scorso davanti all’Associazione Marinai d’Italia sul lungomare sud da due donne che stavano passeggiando sul bagnasciuga (LEGGI QUI). La vittima è Galina Banea, 33enne della Moldavia, in Italia soltanto da qualche giorno con visto turistico.
La giovane si trovava con il volto riverso in acqua, seminuda, indosso aveva solo un reggiseno ed una maglietta, nessun documento con sè. Un paio di pantaloncini corti sono stati recuperati 50 metri a nord dal cadavere, sulla spiaggia. La causa della morte sarebbe annegamento ma cosa è successo negli ultimi istanti di vita della 33enne? Al vaglio degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Fermo ci sarebbero tutte le ipotesi. Stando alle prime informazioni, la 33enne sarebbe stata vista aggirarsi nel quartiere Faleriense proprio la sera prima del ritrovamento insieme a due uomini. E proprio loro sarebbero i primi indagati: si tratta di un 45enne di Porto Sant’Elpidio e un 40enne di origini straniere.
La Polizia ha fatto irruzione in un’abitazione nel quartiere Faleriense, prelevando il 45enne conosciuto per i suoi precedenti legati alla droga ed è stato interrogato. Sul corpo della ragazza non sono stati trovati segni di violenza, tuttavia le autorità sembrano escludere il gesto volontario. Gli investigatori stanno cercando di capire se la giovane sia stata drogata o abbia assunto sostanze stupefacenti volontariamente e quindi in quelle condizioni possa aver fatto un bagno in mare, accusare un malore e annegare. L’ipotesi più agghiacciante è che i due avrebbero provato un approccio in mare e che la cosa sia finita male. Questo potrebbe spiegare perchè la 33enne era seminuda.
La Procura della Repubblica di Fermo ha quindi disposto l’autopsia che verrà effettuata venerdì 1 settembre dal dottor Froldi e dal dottor Pistolesi.
