Lo sfogo sui social. Tanta solidarietà per Franco Ceregioli
Minacce al vice sindaco di Sarnano Franco Ceregioli e alla sua famiglia da parte di un candidato consigliere alle prossime elezioni amministrative. Subito Ceregioli ha sporto denuncia e ha scritto sui social: “Tutto avrei pensato fuorché chiudere i miei quindici anni di attività amministrativa dovendo sporgere una denuncia per tutelare me e la mia famiglia. Mai infatti avrei ritenuto possibile che un candidato consigliere comunale alle prossime elezioni avesse potuto pronunciare pubblicamente minacce gravissime e farneticanti nei miei confronti e, indirettamente, dei miei familiari. Sono stato minacciato di essere gambizzato (provo disgusto solo a scriverlo) e, peggio ancora, che sarebbe stata incendiata la gelateria di mio figlio”.
“La cosa più sconcertante è – continua il vice sindaco – la assoluta naturalezza con la quale questa persona che si candida ad amministrare Sarnano abbia pubblicamente dichiarato di avere rapporti con ambienti malavitosi della Calabria e che sarebbe bastata una sua telefonata e 500 euro per far partire qualcuno da laggiù e sistemare a modo loro le cose: 500 euro per far gambizzare qualcuno… da brividi solo a pensarlo.
Ma poi, che c’entra mio figlio e la sua attività? Chi mi conosce sa che tendo sempre a nascondere le mie emozioni (e non è stato facile nelle ultime 48 ore); anche ieri ho cercato di farlo fino al consiglio comunale: mi ero ripromesso di non parlarne, ma il bisogno di sfogare la mia rabbia e la mia frustrazione ha avuto il sopravvento e ho detto pubblicamente ciò che avevo subito (e approfitto per ringraziare qui le tante persone che ieri sera mi hanno manifestato la loro solidarietà con una telefonata o un messaggio)”.
“So bene per esperienza che la campagna elettorale è un momento nel quale i toni tendono ad alzarsi e quindi avevo già messo in conto (pur non essendo io candidato) di dover subire critiche e anche qualche gratuita falsità nei miei confronti, ma le minacce no, proprio no: quella linea non doveva essere superata. – conclude – Non penso di meritarlo io, la mia famiglia e, consentitemi, non penso che lo meriti nemmeno Sarnano.”
Tanta la solidarietà raccolta sui social.
