Si è parlato di sanità nell’incontro dei quartieri con il sindaco
“San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno avranno l’ospedale di primo livello diviso su due plessi“. Il consigliere di Libera Gino Micozzi ha illustrato ai 16 presidenti dei comitati di quartiere di San Benedetto del Tronto la situazione della sanità. L’incontro ha avuto luogo nella sala consiliare del Municipio di viale De Gasperi alla presenza del sindaco Antonio Spazzafumo e la consigliera delegata Elena Piunti.
“Nel rispondere ad una interrogazione del Pd, l’assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini ha detto che nel Piceno è previsto l’ospedale di primo livello su due plessi equiordinati con le stesse funzioni. Per tradurre la risposta dell’assessore bisogna aspettare il Piano sanitario regionale, in primavera, e vedere cosa ci sarà dentro”.
Micozzi ha chiarito che un nosocomio di primo livello su due strutture non è una fantasia: “In Area vasta 2 c’è un primo livello su tre sedi: Senigallia, Jesi e Fabriano. E sono fornitissimi di specialistiche e servizi. L’Area vasta 2 conta 235mila abitanti, noi del Piceno 205mila per cui ci spetta un primo livello. Qualcuno mette in giro che dovremo dividere con Ascoli 14 reparti, perché lo prevede il Balduzzi. Ma non è così, perché il Balduzzi è adattabile alle realtà territoriali, basta guardare l’Area vasta 2, dove ve ne sono più di 14”.
E ancora: “San Benedetto è la città più popolosa tra Ancona e Pescara, è la quarta delle Marche e il Pronto soccorso conta 40mila accessi l’anno: com’è possibile pensare che non abbia diritto a un primo livello? Così come ne ha diritto Ascoli. C’è chi tende politicamente ad alimentare le contrapposizioni perché la giunta Ceriscioli puntava all’ospedale unico a Pagliare. In realtà oggi non esiste la contrapposizione tra Ascoli e San Benedetto su un primo livello su due plessi”.
Ha infine concluso: “La Regione ha inserito nella revisione del Master plan un finanziamento di 400mila euro per lo studio di prefattibilità per il nuovo ospedale a San Benedetto. Sono stati inoltre ipotizzati 80mila euro per costruire il nosocomio, che in questo momento non sono finanziati: dovranno essere reperiti con i Fers o con fondi ministeriali”.
