Truffa sulla piattaforma messenger ai danni di un uomo di Jesi. Denunciato un 39enne foggiano che si era impossessato dell’account di una conosciente della vittima
Truffe online, truffe online e ancora truffe online. Nella giornata di ieri – domenica – il personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi ha denunciato un hacker foggiano di 39 anni per un raggiro messo in atto sui social ai danni di un 70enne jesino. In sede di querela l’uomo aveva riferito di aver ricevuto il mese scorso un messaggio sulla piattaforma “messenger”, proveniente dal profilo di una sua conoscente, nel quale avanzava la richiesta di un prestito di 500 euro, con la promessa che avrebbe restituito la somma nel primo weekend utile. Conoscendo da tempo la famiglia della donna, ipotizzando che fosse incappata in problemi economici, lo jesina ha deciso di prestarle il denaro richiesto procedendo ad un bonifico sull’iban indicato. Una volta effettuato il pagamento, riceveva i ringraziamenti della donna che gli chiedeva anche il numero di cellulare. Il giorno successivo via whatsApp veniva contattato da un’utenza straniera. La persona, diceva d’essere l’amica a cui aveva prestato i soldi e che lo contattava col numero della sorella in quanto la sua utenza era stata hackerata proponendogli investimenti on line. Non avendo chiara la situazione, l’uomo smetteva di chattare e contattava l’amica. Conversando con la stessa sull’accaduto, apprendeva che il profilo facebook della donna era stato hackerato. Pertanto, non l’amica ma un ignoto hacker aveva chattato con lui per spillargli denaro. Gli accertamenti espletati dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato, all’indomani della querela, presso l’ufficio antiriciclaggio delle poste italiane, permettevano di risalire all’intestatario dell’iban nel quale era confluita la somma di denaro prestata, un uomo della provincia di Foggia il quale, raggiunto dalla Polizia del posto su delega di questo Commissariato, veniva deferito in stato di libertà per truffa aggravata dall’essere commessa a distanza attraverso strumenti telematici idonei ad ostacolare la propria identificazione.