SERIE B – Le parole di Marsura, attaccante ascolano, analizzando questa frase che forse spiazza un po’ i cliché
“Ci teneva tanto a segnare alla sua ex squadra” dice mister Breda in conferenza stampa. “Chiedo scusa ai tifosi del Pisa” rimpingua poi lo stesso attaccante. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. La voglia di segnare per Davide Marsura era tanta e lo ha fatto, ha deciso Ascoli-Pisa esultando dopo il gol del momentaneo 2-0. “I tifosi pisani sono speciali con me però il gol era troppo importante per non esultare”. Ci sta tutto, chi segna è giusto che esulti con i proprio compagni. Giriamo pagina.
Tra le dichiarazioni di Marsura, arrivato al suo terzo gol in maglia bianconera dopo le difficoltà iniziali, spicca sicuramente quella sul suo tempo di gioco. “Mi piace tantissimo entrare a mezz’ora dalla fine, le caratteristiche della partita in quei momenti combaciano con le mie. Poi si, vero, ho trovato sempre il gol in area più o meno dalla stessa posizione”. E qui si apre un mondo. Pianeta di chi conosce il contributo migliore che può dare alla squadra, chiuso nelle gerarchie di Pedro Mendes, Dionisi, Forte, Gondo, abbondanza in attacco che risulta difficilissima da scardinare per chiunque. Nell’era delle cinque sostituzioni, quasi sempre una punta esce all’ora di gioco, ed ecco che servono forze fresche. Quali possono essere le caratteristiche da mettere in gioco? Banalmente diremmo freschezza fisica, uniamo una concretezza di lucidità sotto porta, qualche spazio in più se il risultato lo permette. Cosa serve? Indubbio cinismo, perché le occasioni potrebbero non fioccare nell’ultima mezzora. Duttilità perché gli allenatori, si sa, nel vincere ad esempio 1-0 piazzano l’attaccante veloce dicendo “Si ma molto dietro eh”. Marsura quindi sfata un mito: perché voler giocare tutti i novanta minuti quando so che posso essere utile nella mezzora?
