La nostra intervista a Stefano Visi
“Il nostro vantaggio era buono ma avevamo sopra la testa la spada di Damocle del ricorso sul caso Cianci di Tivoli, Fermana e Civitanovese e quindi eravamo costretti a non gestirlo”. Stefano Visi, capitano della Samb nella stagione 200-2001 coincisa con il ritorno in C2, ricorda così la cavalcata di quella formazione rossoblù che aveva come presidente Luciano Gaucci. “Dovevamo -aggiunge- riuscire a mantenere i nove punti di vantaggio della possibile penalizzazione, ma con Gaucci bisognava solo vincere e basta, senza fare calcoli. Senza dimenticare poi le pressioni interne ed esterne che avevamo. Alla fine abbiamo tritato tutti”. Sul momento attuale della Samb Stefano Visi è esplicito. “La sosta -dice- capita nel momento più opportuno anche perché era impossibile che la Samb riuscisse a mantenere questo ritmo. Per come è stato gestito, sono tranquillo. Va solo capito il momento da parte di tutti a partire dalla società, squadra, tifosi e stampa. Tutti vogliono andare via dalla Serie D. Certo è normale che ci sia un po’ di apprensione ed un po’ di paura. Ma la sosta servirà per tirare il fiato e ricaricare le batterie in vista del rush finale. Il campionato si può anche vincere con un punto di vantaggio sulla diretta inseguitrice. Ci vuole solo calma e lavoro come è stato fatto per tutta la stagione”.
E poi c’è Palladini in panchina. “Ottavio -è sempre Visi che parla- ha e dà qualcosa di speciale quando allena la Samb. Dire che sono felice per i suoi risultati è poco. E poi quando indossa quella maglia rossoblù, riesce sempre a fare qualcosa di importante. Ha trasmesso i suoi valori, ma anche la società è cresciuta rispetto lo scorso anno”. Ma la Samb e Stefano Visi potranno un giorno rincontrarsi? “Non lo so -risponde l’ex rossoblù- anche perché ora il mio pensiero è rivolto al Giulianova. Però da calciatore mi hanno impedito di chiudere la carriera con la maglia della Samb. Una ferita ancora aperta. Comunque, mi auguro un giorno di potere tornare ad allenare i portieri della Samb, ma -conclude Visi- non dipende da me”.
