Un vero è proprio bagno di folla per il maestro napoletano che ha scritto la musica Italiana e non solo
Centinaia di persone per il Maestro Enzo Avitabile nella serata conclusiva di Controvento, venerdì 30 agosto, presso la cava Giuliani ad Ascoli Piceno. Un vero è proprio bagno di folla, oltre 600 persone per il maestro napoletano che ha scritto la musica Italiana e non solo.
Cantautore, musicista, compositore, è il faro, il punto di riferimento per chi ama la musica e la fa. Oltre 40 anni di carriera si appresta a compiere il prossimo anno, 70 anni da vita. Due targhe Tenco, due David di Donatello, due nastri d’argento, nel 2005 e nel 2006, 4 nomination ai BBC World Music Awards, Ciak d’oro nel 2017 e Globi d’oro, Premio De André nel 2019 vincendo la Targa Faber per La Guerra di Piero, proposta anche nella scaletta picena.
Con i suoi pezzi cult: Mane Mane, Salvamm o munno, A uerr, aizamm na mana, canta Palestina ( ricordandoci che la guerra è sbagliata) chiudendo come sempre prima del bis con la sua Soul express. Ha scritto oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera e orchestre sinfoniche; giocando con il pubblico sin dall’inizio, inserendo una monetina immaginaria, ha acceso il suo Jukeboxe ed è partita a la magia. Iniziando con il grande miti di James Brown, che nella vita fu fortemente decisivo, indirizzando verso la sua lingua Napoletana
Ha collaborato e suonato o composto con tutti i più grandi nomi dello scenario internazionale e nazionale: Pino Daniele, Francesco Guccini, Franco Battiato, David Crosby, Bob Geldof, Enrique Morente, Idir, Toumani Diabate’, Mauro Pagani,Francesco De Gregori, Renato Zero, Giorgia. Si i è esibito in varie manifestazioni come: London Jazz Festival, Umbria Jazz, Montreal Jazz Festival, Sziget Festival, Primo Maggio, Concerto di Capodanno a Napoli, con tour in tutto il mondo. A San Remo con Servillo nel 2018, suona con i Bottari di Portici in tour in tour il mondo, da ormai 20 anni. Tra discorsi e aneddoti, si può scrivere che ha regalato emozioni, ritmo, tammuriate, lezioni di musica e scrittura iniziando da una delle sue canzoni in grico antico, ma soprattutto ha regalato messaggi di pace, amore e fratellanza. Avitabile ci ha ricordato la magia della musica e il suo perché. Lusingato ed onorato di essersi potuto esibire in un sito di così elevata bellezza: “Non è il teatro che fa la commedia, ma il contrario tranne per questa volta, nonostante abbia girato il mondo, ” il teatro”, la cava Giuliani, questo luogo così suggestivo, ha fatto veramente lo spettacolo”.
“La parola, il gesto il suono e la danza” hanno accompagnato quasi due ore di spettacolo come un mantra, dove le sue canzoni, i suoi strumenti hanno catturato attenzione e ritmo coinvolgendo tutti. Facendoci riflettere oggi più che mai che possiamo solo conoscere la luce attraversando il buio ma soprattutto che è meglio una Tammuriata che la guerra e l’odio fra persone e la musica è la luce che ci indica strada verso la fratellanza.