Oggi alla sala Castiglioni si è tenuta la presentazione del libro ‘Mattei Forever, di verità si può morire’, scritto dal giornalista Verdenelli Maurizio, dal magistrato Otello Lupacchini, e Cesare Bernabei, dirigente U. E, nel libro sono inseriti diversi testi d’autori.
All’evento erano presenti diversi testimoni: Emanuele Tacconi inviato dell’O.N.U., che si è collegato da Gaza City, Lucio Biagioni, scrittore, Sebastiano Gubinelli, testimone della tragedia e Ivano Tacconi, entrambi dipendenti ENI in pensione, Maurizio Angeletti, scrittore e poeta.
L’evento è stato molto partecipato, un tuffo nella storia con testimoni che hanno raccontato aneddoti di vita, basati su rapporti diretti con Mattei, rispolverato emozioni; sono stati visionati video e fotografie.
All’evento purtroppo non è potuto essere presente, per un imprevisto, lo scrittore e magistrato Otello Lupacchini, ex procuratore generale, titolare d’inchieste sulle Brigate Rosse e sul caso Calvi. Il libro si presenta come un documentario, con fotografie, testimonianze, scritti, un libro che coinvolge e appassiona il lettore rendendolo partecipe.
All’evento è intervenuta la consigliera di parità Deborah Pantana che ha ricordato le lotte fatte in consiglio comunale negli anni precedenti con Tacconi, inoltre ha ringraziato la consigliera De Padova per la sua determinazione e forza di volontà nel continuare a proporre eventi e il suo ruolo politico.
Sabrina De Padova, del gruppo misto di centro destra, ha tenuto ad organizzare questo evento sia perché il libro è stato presentato in diverse città tranne che a Macerata, e sia per le tematiche importanti che vengono sviluppate.
Il libro è stato proposto insieme al collega, scrittore classico Guido Garufi, che durante l’evento ha posto alcune domande a Verdenelli riguardo la verità sulla morte di Mattei.
Ricco di emozioni è stato il collegamento da Gaza City con Emanuele Tacconi, inviato dell’ONU, che ha espresso la sua gratitudine a Mattei per l’eredità che ha lasciato. Nel suo nome la sua famiglia ha vissuto e lavorato. Lucio Biagioni ha illustrato il villaggio dell’ ENI fortemente voluto da Mattei nel Cadore, improntato sul rispetto dell’ambiente e precorrendo i concetti di ecosostenibilità.
Interessante è stato l’intervento di Sebastiano Gubinelli, già lavoratore presso la sezione aerea dell’ENI, che è stato testimone diretto della tragedia che ha coinvolto l’imprenditore, avendo visionato direttamente i resti del velivolo.
Ivano Tacconi ha raccontato della sua esperienza lavorativa con L’ENI, che gli ha permesso di vivere diverse realtà in varie parti d’Italia e del mondo. La De Padova, a conclusione dell’evento ha affermato che Mattei, da grande altruista qual era, probabilmente avrebbe avuto da lottare instancabilmente nell’affrontare la società in cui ci troviamo, una società, caratterizzata da forte individualismo e da apparenze a scapito di valori morali di più alto lignaggio.
Grazie al giornalista Maurizio Verdenelli per aver permesso di organizzare un evento di tale importanza incentrato su un marchigiano di spicco nel panorama storico italiano dell’epoca, ma ancora di grande attualità.