SERIE B – Il fischietto arbitrò anche la sfida dello scorso anno: stesso copione, da 0 a 2 al brindisi finale
di Matteo Rossi
Effetto remake. Avete presente la sensazione di rivivere una cosa già vissuta ma leggermente diversa? Come un film anni ’80 di cui tutti sanno la storia, ma che anni dopo torna in sceneggiatura quasi identica. Questa volta il regista che muove il pallone tra i piedi dell’Ascoli Calcio si è superato. I tifosi bianconeri, probabilmente a fatica, si stanno riprendendo dal match incredibile vissuto al Del Duca ventiquattro ore fa. La squadra di Zanetti ha battuto 3-2 il Cosenza in rimonta. La partita si lega in maniera indissolubile a quella del 30 dicembre 2018. Teatro: lo stesso. Interpreti: leggermente diversi. In quell’occasione i bianconeri dell’allora mister Vincenzo Vivarini vinsero lo stesso 3-2 in rimonta contro una squadra dai colori rosso e blu, il Crotone. Prima coincidenza. La seconda invece, è legata alla direzione di gara: Luca Massimi di Termoli, lo stesso di Ascoli-Cosenza.

Se Troiano ha scritto sui social una frase del tipo “sicuramente non facciamo annoiare”, riferito alla propria squadra, possiamo tranquillamente dire che anche con il fischietto di Termoli non si è avari di emozioni. Già questo basterebbe per avere un bel “Ritorno al Futuro” ma l’ultima coincidenza, se ci credete, è degna di una trama di Scorsese. Nel dicembre 2018 subentrò dalla panchina un giocatore con il numero 9, Simone Andrea Ganz, che decise la partita con il gol decisivo al 95′. Contro il Cosenza è subentrato un altro giovane attaccante, con la numero 9, Gianluca Scamacca, che ha segnato i due gol per ribaltare il risultato. La vittoria contro il Crotone segnò in verità l’inizio di un mese di gennaio molto turbolento per la squadra di Vivarini dopo un ottimo girone d’andata. Questa rimonta contro il Cosenza invece, si spera che possa trascinare l’Ascoli di Zanetti fuori dal mini periodo non eccezionale, anche se ovviamente la classifica non può non far sorridere. Ah, c’è anche l’urlo: negli highlights si vede Vivarini che urla di liberazione, come Zanetti ieri. Fine delle coincidenze. Magari è solo un caso. O forse il caso non esiste.
