Martiniello al top, Tomba-Beu male

Le pagelle di Ancona-Vigor Senigallia

di Matteo Meschini

Pagelle Ancona

Laukzemis 6,5: nel finale su Tenkorang compie la parata più difficile. Sul rigore è spiazzato.
Rovinelli 6,5: grande prova del numero 6, roccioso in difesa e quasi sempre pulito in fase di impostazione.
Pecci 7: a inizio ripresa sulla fascia sinistra a tratti è imprendibile e fa ammonire un paio di avversari coi suoi guizzi, grande prova del numero 7. (35’st Bellucci s.v.)
Alluci 7: dal suo spunto nasce il gol del vantaggio di Martiniello e sempre dai suoi piedi anche il raddoppio quando batte forte il corner sul primo palo e trova la deviazione di Pesaresi che finisce in porta. (40’st Sare s.v.)
Martiniello 8: doppietta per il numero 9 che è assoluto protagonista del match. Vince il duello coi difensori avversari e quando esce si prende la meritata standing ovation. (24’st Battistini s.v.)
Belcastro 6,5: sempre imprevedibile col pallone tra i piedi, insieme a Martiniello mette in grande difficoltà la difesa della Vigor. (29’st Varriale s.v.)
Magnanini 6: fa bene i compiti difensivi e accompagna in fase offensiva.
Codromaz 6,5: solido in fase difensiva, lotta e vince parecchi duelli aerei.
Useini 6,5: intraprendente il classe 2006 che si spende in spunti personali ma anche in fase difensiva.
Bugari 7: suo l’assist per Martiniello per il terzo gol, dove è bravo a mettere giù la palla e a servirla con lucidità al compagno che deve solo spingere in rete.
Gulinatti 6,5: è il più pericoloso a inizio match con almeno un paio di conclusioni. Gestisce bene il pallone e fa girare palla. (40’st Gianelli s.v.)
mister Gadda 7: grandissima prestazione dei suoi uomini che interpretano bene il match e lo vincono meritatamente controllandolo sempre tranne che nei 5 minuti di finale di primo tempo dopo la situazione del rigore molto discusso e contestato. Vittoria importante, che mancava da oltre un mese di fronte al proprio pubblico, che fa salire la sua squadra a quota 36 punti.

Pagelle Vigor

Roberto 6: in occasione dei 3 gol subiti non ha le maggiori responsabilità e può poco.
Tomba 5: in difficoltà nella marcatura su Martiniello contro il quale deve usare anche le cattive e viene così ammonito nella ripresa. (27’st Pjetri s.v.)
Mancini 5,5: sulla sua fascia soprattutto nel primo tempo insiste l’Ancona. Per il resto non si vede molto. (43’st Subissati s.v.)
De Angelis 5,5: le azioni di costruzione della sua squadra passano dai suoi piedi però la manovra è abbastanza lenta e non impensierisce l’Ancona. (27’st Tenkorang 6)
Pesaresi 6: è il punto di riferimento in avanti dei suoi e a inizio gara soprattutto fa da sponda bene per poi calare. Suo il colpo di testa che finisce suo malgrado nella sua porta per il 2 a 0 avversario ma dal dischetto è glaciale spiazzando Laukzemis per il gol che accorcia le distanze.
Magi 5: va in difficoltà insieme ai suoi compagni di reparto in più di un’occasione quando attacca l’Ancona.
Ferrara 6: il numero 17 prova a rendersi pericoloso con qualche iniziativa personale e soprattutto nel primo tempo qualche volta impensierisce la difesa biancorossa. (22’st D’Errico 6)
Gonzalez 6: di quelli a centrocampo è il più propositivo e quello che lega più il gioco. Calcia alto una punizione da buona posizione a metà primo tempo.
Konè 6: bravo a guadagnarsi il rigore con furbizia per un leggero tocco al limite. È il più imprevedibile dei suoi là davanti, prova sempre a puntare l’uomo e a creare occasioni.
Beu 5: nella ripresa spende il giallo per un fallo tattico, gara complicata per lui nella quale è continuamente sottoposto a difendere.
Fernandez 5: soffre contro Pecci sulla sua fascia e a inizio ripresa è costretto a spendere il giallo. Spesso impreciso.
mister Antonioli 5: la sua squadra esce perdente dal Del Conero con anche la contestazione dei propri tifosi per l’atteggiamento. Eccezion fatta per i primi e gli ultimi del primo tempo, fatica a trovare la chiave per far male all’Ancona, che gestisce il match. La vittoria manca addirittura dall’8 dicembre e nel prossimo turno la sua squadra sarà attesa dall’ostica trasferta di Chieti.

Author: Andrea Busiello