ECCELLENZA – Il mister aveva manifestato stanchezza dopo l’ennesima finale playoff persa: “Non ce la faccio a star zitto. Ipotesi di fusione con K-Sport? Lavoro a Montecchio, qualcosa ho sentito ma non so”
Con la cena di chiusura dell’Atletico Gallo, momento conviviale che si è portato via l’ennesima bella stagione, è tornato a parlare mister Gastone Mariotti, da una vita trainer della squadra. Lo avevamo ascoltato a Fossombrone mentre manifestava la sua stanchezza dopo la finale playoff persa (leggi): i giorni che passano, piano piano, curano le ferite e la testa si fa più lucida.
“Stavolta in cuor mio pensavo di farcela – ha detto il tecnico – Dopo un’altra finale non vinta ho esternato le mie sensazioni ed emozioni a caldo, subito dopo il triplice fischio. Mi è dispiaciuto per i miei splendidi ragazzi che hanno lavorato tutto l’anno con grande professionalità. Si dice sempre che a fine partita bisognerebbe star zitti, io non ce l’ho fatta ed ho sentito il bisogno di sfogarmi dopo tre finali perse, oltre a due semifinali, senza dimenticare che nel febbraio 2020, quando il campionato fu sospeso per Covid, noi eravamo incollati ad Ancona e Castelfidardo (poi promosso d’ufficio in D, ndr) e ce la stavamo giocando”.
Dunque come sarà il futuro di Gastone? “Giuro che non mi sono posto la domanda. I dirigenti del Gallo sono tutti miei amici, io sono del paese. Non abbiamo ancora parlato, vedremo i nostri pensieri. Ogni stagione che passa ho un anno in più e in particolare questa è stata difficile. Non parlo solo di calcio, mi riferisco a cose private che mi hanno lasciato il segno. Nel calcio mi ci butto sempre a 360 gradi, ci sto con tutti e due i piedi. Ho giocato tanto, ho allenato, a 62 anni incomincio a diventare maturo (ride, ndr) non mi pongo problemi”.
Scontata l’ultima domanda sulle voci che si stanno diffondendo e che vorrebbero il Gallo e il K-Sport – neopromosso in Eccellenza – valutare una possibile unione dal prossimo campionato (leggi). “Io lavoro proprio a Montecchio – ha detto Mariotti -, qualche spiffero è arrivato anche a me ed è innegabile che ci sia. Ma davvero non so altro”.