Domenica al Dell’Immacolata la sfida interna contro l’Urbino
di Matteo Meschini
Domenica non sarà una domenica come le altre nè una partita come le altre al Dell’immacolata di Montefano perché arriva l’Urbino di mister Nico Mariani. Proprio lui che ha guidato nelle ultime due stagioni i viola ai migliori piazzamenti della sua storia con una semifinale playoff (nel 2022/23) e la finale playoff persa nella scorsa stagione proprio contro l’Urbino.
Ai nostri microfoni parte dall’analizzare il match d’esordio della settimana scorsa vinto dall’Urbino per 1 a 0 contro il Fabriano grazie al gol di Bardeggia. “Era importante iniziare bene, abbiamo fatto un buonissimo primo tempo in cui potevamo averla anche chiusa. Giocavamo contro una squadra che è vero che è neopromossa ma che propone un gioco interessante, ha delle ottime individualità, un collettivo preparato e comunque ha fatto un’ottima partita soprattutto nel secondo tempo quando ci ha messo più in difficoltà anche se alla fine siamo stati bravi a concedere poco. Da parte nostra c’è da lavorare, sono arrivato da poco ma ho ereditato una squadra allenata benissimo da mister Ceccarini, che stimo molto, e sto cercando piano piano di inserirmi portando avanti una mia idea. Non è semplice inizialmente ma i ragazzi stanno rispondendo bene. Intanto ci prendiamo questi 3 punti che danno morale e piano piano arriveremo alla miglior condizione.”
Ho scelto Urbino perché “volevo trovare un ambiente simile a quello che ho lasciato, qua siamo una famiglia. Siamo una realtà dove si lavora bene, c’è un ambiente positivo, un’organizzazione seria come ho sempre cercato negli ultimi anni. Più che il modulo è importante scendere in campo in un certo modo: voglio una squadra fisica, aggressiva, sempre dentro la partita, che sappia gestire i momenti, che abbia un gioco propositivo e che sappia fronteggiare l’avversario anche in fase di non possesso.”
Prosegue poi parlando del match in programma questa domenica a Montefano, dove torna da grande ex che ha dato tutto per la maglia e col quale ambiente ha un rapporto speciale. “Sono stati due anni fantastici, io e la mia famiglia siamo molto legati a Montefano. Da un lato affrontarla subito mi preoccupa perché comunque il mio cuore è ancora là, ha battuto lì fino a ieri ed è una squadra che faccio fatica a dimenticare. Abbiamo passato due anni incredibili, magici, andando vicini a coronare per un soffio un sogno incredibile che nessuno in giro avrebbe mai pensato. Ho lasciato una società con un presidente, un vice presidente, il direttore Gigli al quale devo tutto perché ha creduto in me portandomi lì, ad Alfredo Camilloni, a tutte le persone dietro incredibili, che mi hanno dato tutto e alle quali ho dato tutto, senza dimenticare i tifosi che danno sempre la spinta alla squadra: sarà bello tornare e salutare tanti amici. Abbiamo passato tanti momenti bellissimi, trovarne uno sarebbe restrittivo.”
Nelle due stagioni di mister Mariani il suo Montefano al dell’Immacolata tra regular season, playoff e Coppa Italia Eccellenza non ha mai perso. Una striscia “record” che proprio lui spera di far terminare nel match di domenica.
“Stiamo lavorando bene, cerchiamo di curare ogni minimo dettaglio per farci trovare pronti in quello stadio lì, che conosco bene, e che è un campo veloce e sicuramente avvantaggia chi ci si allena. Bisogna partire con approccio positivo, se lo sbagli fai fatica in quello stadio perché troveremo di fronte una squadra ben allenata, affamata, in cui la dirigenza è rimasta la stessa; il direttore, al quale devo solo dire grazie, anche quest’anno ha allestito una squadra forte.”
Sull’accoglienza che pensa e spera di ricevere domenica aggiunge: “spero onestamente di ricevere un’ottima accoglienza. Quest’estate qualcuno ha criticato la mia scelta, è normale che quando ti lasci dopo un amore importante qualcuno ci rimane male. Io penso di aver dato tutto a tutti, alla fine di una stagione si valutano tante cose, io ho fatto una scelta perchè in quel momento mi sembrava la migliore sia per me che per la squadra, per trovare nuovi stimoli, si chiudeva il ciclo e se ne doveva aprire subito un altro e temevo di non esser la persona giusta, poi ci sono anche altri motivi personali. Accetterò anche chi domenica porterà il suo malumore e lo ringrazierò a prescindere, non tutti si possono far contenti. Da parte mia li saluterò e li ringrazierò, questo è il mio modo di fare”.
Getta poi uno sguardo agli obiettivi e al campionato di Eccellenza di questa stagione. “L’obiettivo per tutti i sacrifici che ci sono dietro è fare il meglio possibile. Innanzitutto dobbiamo arrivare a 40 punti, bisogna dividere gli obiettivi tramite step, la squadra è buona e non ci nascondiamo ma è vero anche che parte un nuovo ciclo con un nuovo allenatore, nuovi giocatori (tra cui il portiere e i difensori centrali), con il direttore che ha potenziato la rosa. Fare pronostici adesso è complicato, molti li fanno basandosi sulla campagna acquisti ma spesso questa non porta risultati. Molte realtà sono cambiate, con tanti cambi allenatori e anche tanti giocatori diversi, tante altre dovranno riconfermarsi. La Maceratese ha preso un ottimo allenatore e fatto un’ottima squadra ma ci vorrà del tempo; il Chiesanuova si è rinforzato prendendo giocatori funzionali; come loro K-Sport, altra realtà che ha cambiato allenatore; ci sono diverse neopromosse; c’è il Fano che ha tanti giovani interessanti; l’Urbania ha cambiato allenatore e dicono di aver fatto una squadra forte; la Sangiustese ha un bravo allenatore e una rosa importante. Non sento di soffermarmi su qualche situazione singola, magari tra 7,8 giornate si potranno capire un pò i valori della stagione, poi tanto dipenderà anche dagli infortuni e da varie situazioni col campo che alla fine dirà la sua.”