Quando a Cerreto d’Esi, inaugurando il Palacarifac, Gaetano Curreri ricordo’ il suo amico: il ‘poeta’ Blasco. Ispirato dalla dedica della Mazzantini nella copia di ‘Non ti muovere’ donata alla rockstar dalla scrittrice al termine di un concerto. Il brano (‘Un senso’) che ne nacque fu poi inserito nel film tratto dal libro e premiato con il Nastro d’Argento
di Maurizio Verdenelli
L’Italia del Rock, e non solo, festeggia in questi giorni i 70 anni di Vasco Rossi. Una vita ‘spericolata’ e piena di successi. Uno dei piu’ grandi e’ senz’altro legato alla canzone ‘Un senso’ del 2004. Nastro d’Argento nel 2005 in relazione a ‘Non ti muovere‘, il super premiato film di Sergio Castellitto regista e protagonista con Penelope Cruz e Claudia Gerini in un cast all star.
Il mistero molto gaudioso, che resta ora – per cosi’ dire- nell’altrettanto stellare carriera del Blasco e’ che ‘Un senso’ non figura affatto nella colonna sonora ufficiale del film tratto dal celebre ed omonimo libro di Margaret Mazzantini, moglie di Castellitto, che con lui firma la sceneggiatura.
Cosa accadde dunque perche’ ‘Un senso’ fosse inserito ‘fuorisacco’ nel film la cui realizzazione e’ coeva alla pubblicazione della canzone divenuta rapidamente popolarissima?
Provo’ a spiegarcelo qualche anno piu’ tardi Gaetano Curreri, compositore, leader degli ‘Stadio’ legato da sempre a doppio filo al ‘Comandante’, all’inaugurazione del palasport di Cerreto d’Esi, tra Matelica e Fabriano. La Citta’ della Carta era stata scelta da Vasco Rossi per due volte come altrettante anteprime ai suoi tour: “Fabriano mi porta fortuna”.
Disse Curreri: “Tutto nasce dalla profonda amicizia e stima tra la scrittrice Mazzantini e il poeta Vasco. Si’, perche’ lui prima di tutto e’ questo: un poeta. Lui si trasmette in primis al suo immenso pubblico attraverso i versi, come un lirico greco dell’antichita’…”
Un Omero del rock ante litteram, la lyra al posto di chitarra e batteria?
“In ogni caso e sopratutto Vasco ama la poesia e tramite questa raggiunge i cuori di generazioni e generazioni. Anche per questo e’ il piu’ grande di tutti…”.
Ritorniamo alla Mazzantini?
“Si, certo. Margaret va, di propria iniziativa e pure naturalmente invitata come ospite d’onore, ad un l concerto di Vasco. E spentasi l’ultima nota sul palco, lo incontra con il marito Sergio Castellitto. Grande festa per due grandi amici e Margaret regala a Vasco il suo primo grande successo: ‘Non ti muovere’. Con una dedica speciale. Diceva all’incirca cosi’: ‘ A Vasco perche’ trovi un senso alla sua vita'”.
Quelle poche righe che potevano essere, seppure amichevole e feconda, una provocazione per un musicista che e’ gia’ nella storia d’Italia, scavarono nel profondo del cuore del poeta.
“Fatto e’ – rivelo’ Curreri- che Vasco a distanza di una settimana dall’incontro con Margaret, mi viene a trovare con un fogliettino a quadretti da bloc notes tutto spiegazzato, insomma vissuto nella sua grafia che conosco bene. Con qualche correzione. Scritti alcuni versi: Voglio trovare un senso a questa
sera….a questa vita e via poetando. Sarebbero diventati di li’ a poco famosissimi. Avrebbero emozionato il suo sterminato pubblico e non solo. Era nato ‘Un senso’… appena settecentomila copie in pochi mesi. Questo e’ il mio amico Vasco!”.
Sorrise Gaetano al ricordo. Intorno a noi i ragazzi delle scuole di Cerreto invitati con lui all’inaugurazione del palasport cui la Carifac (l’ex Cassa di risparmio di Fabriano e Cipramontana) aveva dato sostegno economico e denominazione.
Nel nome del ‘Comandante’ una profonda emozione pervase il parquet del Palacarifac mentre il leader degli Stadio, commosso un po’ anch’egli, chiedeva come un maestro di scuola alla sua rapita platea di ‘recitare’ il testo di quella poesia da primo premio. E i ragazzi, che la sapevano a memoria neppure fosse una lirica di Leopardi o un’ode di Carducci, eseguirono.
P.S. Mi sono sempre chiesto perche’ non avevo poi scritto nulla di quell’intervista pubblica. Forse si doveva all’inconsueta riservatezza dell’allora mio ruolo di inviato (come responsabile della comunicazione) della Cassa fabrianese ad una cerimonia che la vedeva con il Comune di Cerreto d’Esi nel ruolo di main sponsor ed ente organizzatore, e Curreri ospite e testimonial. Tuttavia i 70 anni del Blasco vale oggi questo ricordo anche se nulla, ancorché di minimo, puo’ aggiungere ad un mito che travalica mode e decenni.