Marconi tiene tutti sulle spine: “Servono tre innesti importanti, io mi guardo attorno”

PROMOZIONE – Il capitano della Vigor Castelfidardo dopo l’ennesima finale persa: “Anni splendidi, ma in troppi mancano quando conta. Cosa farò? Non mi metterò seduto per primo, valuterò”

Si è fermata di nuovo in finale, come l’anno scorso contro l’Urbania, la corsa verso l’Eccellenza della Vigor Castelfidardo battuta ancora nella sfida decisiva del girone, stavolta dall’Atletico Centobuchi. Il capitano dei biancazzurri Michele Marconi sposa pienamente l’idea del tecnico Manisera analizzando questa nuova, amara, eliminazione: Fondamentalmente non è cambiato tanto dalla finale dell’anno scorso, né da quella da quella prima, nel senso che è venuto fuori il problema principale di questa squadra, che comunque è una squadra forte con un principio di gioco importante con una identità di gioco importante ormai da 5 anni. Pecchiamo purtroppo di personalità – afferma il difensore della Vigor – significa purtroppo che troppi giocatori nel momento del bisogno, nel momento più importante della stagione, che possa essere al finale play-off o anche una partita col Matelica o le partite successive, vengono a mancare. Non manca niente a questa squadra, ma quando poi incontri squadre come il Centobuchi, come l’Urbania, come il Trodica stesso perché, comunque dico che abbiamo fatto un grosso risultato, ma anche in semifinale abbiamo rischiato, capisci di avere davanti squadre più attrezzate, con più personalità”.

Una formazione, la Vigor, con una filosofia di gioco chiara e ben strutturata, che i ragazzi di Manisera sono riusciti a trasferire anche nel girone B con avversarie tutte nuove, ottenendo un risultato praticamente identico a quanto fatto vedere negli anni passati: “Eravamo preoccupati anche noi all’inizio, ma abbiamo visto che non c’è tutta questa differenza di cui si parlava una volta, del maggior agonismo – osserva Marconi – fondamentalmente non c’è o almeno non è così impressionante. Ci sono campi un pochino più caldi, però comunque secondo me siamo stati anche più bravi a imporre il nostro gioco, proprio perché forse molti non ci conoscevano, quindi siamo venuti fuori secondo me molto bene. Credo che sia l’anno in cui abbiamo fatto, a livello di prestazioni, il campionato migliore, non ci siamo mai snaturati a parte forse le ultime partite, però abbiamo sempre imposto il nostro gioco e secondo me siamo stati all’altezza di tutte le squadre. Non ho visto formazioni troppo superiori, a parte forse il Matelica, la stessa Atletico Centobuchi, ma solo nella finale, nessuno ci ha mai messo sotto veramente durante il campionato, quindi siamo stati bravi siamo portata avanti i nostri principi anche nel girone B”

Con il sipario che è calato, anche su questa stagione dei ragazzi di Manisera il bilancio è positivo, ma per arrivare all’obiettivo sfiorato ripetutamente si torna alla questione della personalità: “È una cosa che si acquisisce facendo tante partite e forse in questo non ho lo stesso punto di vista della società, ma credo che se si vuole fare il salto una volta per tutte, perché comunque tre anni consecutivi non sono più caso, ma una certezza, probabilmente per vincere il campionato servono degli innesti importanti. Il passato ci insegna che tutti i campionati vengono vinti da squadre con giocatori importanti, poi ovvio può succedere il contrario, che c’è la squadra attrezzata ma non vince, però secondo me questa Vigor ha bisogno di tre innesti importanti. Detto questo, io a differenza di tutti gli altri anni, stavolta non sarò il primo a mettermi seduto, per mia scelta – prosegue Michele – ma non perché ho intenzione di mollare, ma perché comunque intendo un po’ guardarmi intorno, vedere che tipo di mercato c’è in giro personalmente parlando. Sono 7 anni che sono qui e cerco di trovare la soluzione giusta, che può essere anche quella di rimanere, questo ancora non lo so, perché ancora non so quale saranno le decisioni future del mister, dei compagni e della società, però sto valutando il tutto perché comunque ho voglia di vincere e magari di trovare stimoli importanti, che posso trovare anche alla Vigor, ma con condizioni che dovrebbero essere un po’ diverse”.

Un momento di riflessione naturale dopo tante stagioni passate insieme ad un gruppo che ha comunque saputo regalare grandi soddisfazioni: “Sicuramente voglio fare un ringraziamento importante al mister perché secondo me se lo merita dopo che in questi anni 5 anni ha portato la squadra a fare risultati secondo me straordinari abbiamo sfiorato i play off il primo anno poi bloccato per il Covid, tre playoff consecutivi, due Coppe Italia, non sono risultati venuti a caso – conclude Marconi – è frutto di un lavoro importante con una squadra, secondo me, meno attrezzata delle avversarie, ma che ha sopperito ed è cresciuta un lavoro che ha portato avanti lui quindi un ringraziamento davvero grande a mister Manisera”.

Sergio Brizi
Author: Sergio Brizi

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