PAGELLE FORSEMPRONESE – Battisti non riesce a pungere, Del Sante cinico
Marcantognini 7: sulle reti subite non può far nulla, è prodigioso quando nega il 2-0 a Di Ruocco a fine primo tempo.
Spaccazocchi 5,5: non dispiace quando si propone in avanti, ma dietro è lasciato troppo solo contro uno scatenato Di Ruocco a cui con un grave errore spalanca la strada verso la porta, solo un super Marcantognini lo salva (46’ Riggioni 6: si posiziona al centro della difesa contenendo il vivace Traini).
Procacci 5: il rinvio sbilenco che permette a Marini di trovare il 2-1 macchia una prestazione generosa.
Bucchi 5,5: subisce troppo le iniziative di Gabrielli ed Esposito, non riesce a dare continuità alla manovra biancazzurra.
Camilloni 7: primo tempo da centrale controlla Traini, ma tarda ad andare in soccorso di Spaccazocchi, nell’intervallo Fucili lo sposta sulla corsia di destra trovando il modo di limitare Di Ruocco e più propulsione sulla fascia.
Urso 6: segue i movimenti di Traini a cui lascia pochi spazi, forse doveva essere lui a chiudere in occasione del 2-1 (85’ Rosetti sv).
Palazzi 5,5: aiuta poco dietro, in avanti tenta qualche guizzo, ma Felicetti è un osso duro (85’ Fraternali sv).
Conti 6: lotta con grinta macinando chilometri sulla mediana, ma in qualche occasione manca di lucidità.
Del Sante 6: i centrali bianconeri gli stanno sempre col fiato sul collo, nell’unica occasione in cui trova il modo di liberarsi colpisce firmando l’1-1 (70’ Pagliari 5,5: non la meglio della condizione Fucili pensa a lui nel finale per colpire di rimessa, ma pochi minuti dopo arriva il 2-1 e poi non riesce a trovare l’occasione per colpire).
Pandolfi R. 6: nel primo tempo fatica a trovare i giusti collegamenti con i compagni, nella ripresa alterna buone giocate a qualche pausa di troppo (85’ Gaia sv).
Battisti 7: poco servito nella prima frazione non riesce a pungere, nella ripresa trova il modo per mettere in mostra i suoi mezzi creando grattacapi e pericoli alla difesa ascolana.
All. Fucili 6: durante l’intervallo trova le contromisure per ribaltare l’inerzia della gara, con l’ingresso di Pagliari forse pensa di affidarsi al contropiede, ma la prodezza di Marini gli scombina i piani.