“Non esiste alcun tipo di conflitto di interesse, incompatibilità o inopportunità nel voto espresso sul consolidato di bilancio”
Venerdì 7 ottobre la conferenza stampa di Fratelli d’Italia, in cui è stato paventato il conflitto di interessi di Giselda Mancaniello, capogruppo di Viva San Benedetto (leggi qui). Sabato 8 ottobre la conferenza stampa di Viva San Benedetto per dire il contrario. Vediamo per esteso le ragioni della Mancaniello.
La capogruppo di Viva San Benedetto inizia l’arringa difensiva chiedendo scusa ai giornalisti per averli scomodati di sabato mattina. E aggiunge: “Ma a seguito delle dichiarazioni fatte ieri da Fratelli d’Italia correva l’obbligo fugare immediatamente ogni dubbio che i meloniani avevano adombrato”.
Nessun conflitto di interessi. Spiega la Mancaniello: “La prima cosa che voglio subito chiarire, visto che si attacca me, probabilmente pensando di volere creare un danno all’amministrazione, è che non esiste alcun tipo di conflitto di interesse, incompatibilità o inopportunità nel voto espresso dal nostro gruppo consiliare sul bilancio consolidato del 29 settembre 2022″.
La querelle è incentrata sul Consiglio comunale del 29 settembre, in cui è stato approvato il consolidato di bilancio. Nel documento è riportato l’elenco delle società controllate dal Comune, ma manca la Picenambiente.
La delibera ha spaccato la maggioranza perché sei consiglieri, tra cui la Mancaniello, chiedevano che la Picenambiente fosse inserita nel perimetro delle società controllate dall’amministrazione comunale. La Mancaniello ha infine votato a favore del bilancio. Ma a detta di Fratelli d’Italia si trovava in ipotetico conflitto di interessi, in quanto la società del marito della consigliera ha avuto rapporti commerciali con la Picenambiente.
La Mancaniello specifica dunque di non essere in conflitto di interessi. “Semplicemente perché il bilancio consolidato dell’anno 2021 – puntualizza – non ha nella perimetrazione Picenambiente. E questo almeno i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia dovrebbero saperlo, visto che la delibera delle società che sarebbero entrate nel consolidato è stata votata in Consiglio il 18 dicembre 2021. In quel Consiglio il gruppo di FdI si è astenuto, in quello sul consolidato è scappato dall’emiciclo per non prendersi alcuna responsabilità. Non trovano un modo migliore di esercitare il ruolo di controllo che rivendicano a nome dei cittadini”.
L’impegno di portare Picenambiente sotto il controllo pubblico. “Mi preme peraltro ricordare – chiarisce la capogruppo di Viva San Benedetto – che anche nell’ultimo Consiglio (quello sul consolidato di bilancio del 29 settembre, ndr), il nostro gruppo è fra quelli che più si è speso, e si sta spendendo, per verificare se ci sono le condizioni per qualificare Picenambiente come società a controllo pubblico. Se questo percorso andrà a buon fine, e quindi nel prossimo bilancio consolidato potrà esserci Picenambiente, è di tutta evidenza che dove ravvedessi solo un ragionevole dubbio di conflitto di interesse non parteciperei alla votazione per rispetto della legge, com’è ovvio, e anche per non mettere in imbarazzo né l’amministrazione comunale né l’azienda per cui lavoro e la mia famiglia. Imbarazzo sul quale oggi sono stata costretta a presentarmi qui – la bordata della Mancaniello – per un lavoro raffazzonato del gruppo di Fratelli d’Italia, che non si è dimostrato neanche in grado di leggere le carte che ha trovato. Se questo è il modo con cui pensano di onorare il proprio compito di controllo c’è da preoccuparsi”.
La Mancaniello ha infine precisato di non avere nominato la ditta di famiglia (la Tmt International, ndr) per non fare pubblicità.
