L’attività dei Carabinieri di Fermo
Sono state concluse dall’Arma dei Carabinieri di Fermo una serie di attività investigative che hanno portato alla denuncia di tre soggetti all’autorità Giudiziaria per truffa.
In particolare, a Montegranaro, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito della querela sporta da un cittadino del posto hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un 44enne italiano, attualmente residente nei Paesi Bassi. L’autore della truffa, come accertato anche mediante l’analisi della documentazione bancaria, al fine di trarne un ingiusto profitto ha inviato alla vittima una mail ingannevole, pubblicizzando la vendita di toner ricondizionati a costi molto ridotti, ottenendo così la somma di circa 100 euro per l’acquisto di due toner, senza mai spedire la merce.
Anche a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito della querela della titolare di una nota rivendita ottica di Altidona, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo un 29enne maceratese, resosi autore di una truffa ai danni della denunciante. L’attenta attività investigativa dei militari quale l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria nonché il riconoscimento dell’autore tramite l’individuazione fotografica, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. L’uomo, recatosi presso l’esercizio commerciale ha acquistato 3 paia di occhiali per un importo complessivo di circa 1.000 euro e ha chiesto di poter pagare tramite un bonifico bancario, operazione poi revocata non appena allontanatosi con la merce.
Infine, a Porto San Giorgio, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito della querela sporta da un cittadino di Monte Urano, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo una cittadina campana di 51 anni. La donna, come accertato anche mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, ha finto essere il figlio della vittima e, attraverso lo scambio di sms, con la scusa di aver patito il furto del telefono cellulare, è riuscita a farsi accreditare sul proprio conto corrente bancario la somma di circa 1000 euro per l’acquisto di un nuovo apparecchio telefonico.