ECCELLENZA – Il ds torna in biancorosso: valutazioni sulla figura del mister
Avevamo annunciato la possibilità del ritorno di Peppe Sfredda alla Maceratese (leggi). Ma proprio seguendo quella tesi che si è rivelata vera per metà (l’altra metà sarebbe il ritorno di Guido Di Fabio) andiamo ad analizzare pro e contro del rientro del navigato ds con la casacca biancorossa. Come pro sicuramente c’è il fatto che Sfredda sa il fatto suo e in questo ambiente si muove con destrezza ed esperienza.
Altro lato a favore è che si tratta di persona vera e tutta d’un pezzo che difficilmente accetterebbe grandi compromessi tecnici con la società (basta vedere quando andò via d’estate seguendo Guido Di Fabio). Ecco, Guido Di Fabio. Croce e delizia di questa situazione. Da un lato pensare al “ritorno al passato” affidandosi di nuovo al mister di Martinsicuro non è ipotesi da scartare ma dall’altro attualmente rappresenta una sorta di ombra sull’attuale tecnico Trillini.
Tra i contro dei ritorno di Sfredda oggi (con Trillini in panchina) c’è la valutazione fatta proprio in estate secondo cui partire da Di Fabio era la strategia giusta a discapito di Trillini. La chiave del problema è il rapporto Trillini-Sfredda. Chiaramente visti i precedenti non si può parlare di rapporto amorevole ma più logico pensare a “remare tutti dalla stessa parte per il bene comune”.
Se oggi però patron Crocioni non ha operato un ribaltone in panchina è solo per questioni di budget. Perché chiaramente l’esonero di Trillini avrebbe messo un altro allenatore a libro paga. Così o si trova un accordo tra le parti (classica buonuscita) oppure la soluzione più agevole per la società per re-inserire Di Fabio (attualmente libero) sarebbero unicamente le dimissioni dell’attuale tecnico. Insomma, tanta carne al fuoco e tutti ragionamenti abbastanza logici sul tavolo degli interpreti.
Nel frattempo, con un ds in più rispetto alla scorsa settimana, la Maceratese si prepara al match di domenica contro il Fabriano.
