PROMOZIONE – Il successo contro la Civitanovese ha fatto emergere il gran carattere della squadra. Ai biancorossi sembra mancare filtro davanti alla difesa e La Cava non è al top della forma. Mongiello si conferma di altra categoria
di Andrea Busiello
In casa Maceratese il giorno post derby non può essere che rilassato e sereno. La vittoria ottenuta contro la Civitanovese ha un valore enorme, soprattutto dal punto di vista del morale. Intendiamoci, la squadra non sembra essere pronta così come è strutturata per un torneo di vertice (serviranno sicuramente dei rinforzi mirati) ma vincere il confronto contro la Civitanovese è sicuramente “tanta roba”, soprattutto per come è arrivato. Il punto di partenza da cui mister Moriconi, che ha salvato la panchina per il momento, dovrà ripartire è sicuramente quell’enorme carattere e cuore che la squadra ha messo in campo dopo la seconda metà del secondo tempo. Con la squadra rimasta in dieci per la grave ingenuità di Severoni, i dieci in campo sono riusciti a fare qualcosa di insperato: ribaltare il risultato contro i rossoblu. I tre punti sono fondamentali per far tornare il sorriso ai biancorossi ma alcune lacune tecniche sembrano essere palesi: in mediana non c’è filtro e i biancorossi sembrano essere molto leggeri. La Cava in avanti non convince per quanto fatto vedere fino ad oggi, troppo lezioso nei movimenti e poco pericoloso nella trequarti avversaria. Bene invece la coppia di rocciosi centrali di difesa composta da Arcolai e Capparuccia, sono riusciti a dire bene la loro contro avversari di assoluta qualità come Compierchio e Miramontes. Di altra categoria, come già rimarcato in altre circostanze, Carlo Mongiello: autentico funambolo della fascia di sua competenza. Insomma, la strada per la serenità è lontana ma di sicuro potrebbe esser stata imbroccata. Sempre senza contare la continua sfortuna che attanaglia i biancorossi sotto il profilo infortuni: ieri si è fermato nuovamente Foglia con Campana, Tartari, Brugiapaglia e Moriconi lungodegenti ai box.
