L’analisi post gara dopo il pari nell’amichevole
È finito in pareggio 1 a 1 l’allenamento congiunto tra Trodica e Maceratese. Una gara molto nervosa quella andata in scena al Campo Sportivo San Francesco, che ha costretto il direttore di gara a concludere con dieci minuti di anticipo il match per calmare gli animi che si erano surriscaldati a causa di un intervento duro ai danni del centrocampista biancorosso Nasic. Una gara nel complesso giocata a grande intensità, con tante ottime giocate, ma d’altronde non poteva essere altrimenti visto che si sfidavano due compagini che vantano in rosa elementi di grande qualità che certificano l’ambizione di entrambe di recitare un ruolo di primissimo piano nei rispettivi tornei. Possanzini che ha schierato un undici che indicativamente si avvicina a quello titolare. Biancorossi che, sulla falsariga delle altre uscite di questo pre-campionato hanno mostrato una buona condizione fisica e una chiara identitá di gioco. Un gioco molto verticale e offensivo, con la Rata che ogni volta che attaccava in campo aperto ha dato la sensazione di poter fare male e di essere pericolosa. Sugli scudi Albanesi che ha dimostrato di essere calciatore di caratura superiore e in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, come in occasione del goal del pareggio, dove il suo diagonale chirurgico è andato a spegnersi in fondo al sacco. Bene anche Bracciatelli, assoluto padrone del centrocampo e autore di ottimi spunti e giocate per i suoi compagni. Infine da sottolineare ancora una volta la prestazione di Lucero, impreziosita dall’assist per Albanesi. Il match però ha messo in evidenza anche alcuni problemi su cui il tecnico biancorosso dovrà lavorare. La Rata ha provato spesso la costruzione dal basso in fase di impostazione, ma spesso ha sofferto l’aggressività del Trodica che con un pressing asfissiante andava ad aggredire uomo a uomo Gomis e compagni, costringendoli all’errore o a spazzare la palla in fallo laterale. In fase offensiva sono state troppe le occasioni fallite dai biancorossi che hanno mostrato poca lucidità e cinismo sotto porta. Sotto lente di ingrandimento anche la catena di destra, con l’under Ciattaglia spesso in affanno nel contenere i suoi avversari e l’evanescente Oses, poco presente in fase offensiva. Rimandato anche Cognigni, poco assistito dai suoi compagni e lasciato troppo solo contro Ciaramaitaro e soci. Ora si inizia a fare sul serio con la testa al primo impegno ufficiale della stagione in Coppa Italia contro il Montefano.
Dall’altra parte può essere soddisfatto anche Roberto Buratti del suo Trodica, che se l’è giocata alla pari con una squadra di categoria superiore. Una formazione spiccamente offensiva quella schierata dal tecnico biancoazzurro, con Gobbi, Becker, Bonvin e Voinea in campo contemporaneamente, che hanno lasciato poi spazio nella ripresa agli ingressi di Balloni, Chornopyschchuk e Merzoug. Menzione particolare per Becker, autore di un’ottima prova e leader assoluto dal punto di vista tecnico, e Bonvin che oltre al goal del momentaneo vantaggio si è dimostrato molto abile ad attaccare la profondità alle spalle della difesa avversaria. Biancoazzurri aggressivi fin dai primi minuti e in crescita sia dal punto di vista fisico che sul piano del gioco, con delle ottime trame palla a terra e una mole di occasioni da goal create. Un fattore su cui però dovrà lavorare il tecnico sarà trovare un giusto equilibrio con una formazione così offensiva che ieri è stata spesso esposta alle ripartenze avversarie, con il centrocampo composto da Ciucci, Emiliozzi e Guedak che faceva fatica a trovare le giuste distanze e a fare da filtro con la difesa. Ora testa al primo impegno ufficiale in casa del Casette Verdini per l’andata degli ottavi di Coppa Italia.