Il calciatore, che si allena da un mese con i biancorossi, è tesserato con la Civitanovese. Lo svincolo di quell’atleta poteva avvenire solo per 108 o limiti di età. L’errore della federazione è palese ma la società biancorossa non ha avuto la premura di approfondire
di Andrea Busiello
La querelle relativa al tesseramento di Federico Franco mette a nudo tutti i limiti della Maceratese. Come noto, il giocatore non potrà essere tesserato dalla Maceratese nonostante è stato annunciato e da oltre un mese si allena e disputa amichevoli con la maglia biancorossa. Spieghiamo la storia.
Federico Franco è un calciatore italo/argentino e per questo motivo, nel campionato italiano, alla fine della stagione tutti i tesserati vengono automaticamente messi nella lista di svincolo in quanto calciatori stranieri e come tali non possono sottoscrivere contratti pluriennali.
Essendo italo/ argentino e quindi italiano valgono le stesse norme che regolano gli svincoli per i calciatori italiani. Svincolo per 108 o età: motivazioni che non erano applicabili nel caso di Franco e che non erano scritte nella tabella dove era stato inserito Franco (svincolo per scadenza contratto). Quindi, con un pizzico di esperienza in materia si capiva ad occhio nudo che il calciatore sarebbe rimasto della Civitanovese.
La motivazione dello svincolo messo dalla Figc non è applicabile a quel tipo di giocatore perché si parla di scadenza contrattuale e nei dilettanti non c’è contratto.
Se vi erano dei dubbi interpretativi sulle norme, sarebbe stato sufficiente una telefonata in Federazione o un confronto con il direttore sportivo di un’altra società.
Invece la Maceratese l’ha annunciato e lo ha fatto allenare, oltre a fargli disputare delle amichevoli. La Civitanovese sapeva bene che il giocatore non poteva essere tesserato da nessuna altra squadra perché la società rossoblù non ha mai dato il 108 al calciatore.
Il giocatore si è fidato della dirigenza della Maceratese e adesso si trova sicuramente in un bel guaio, chiaramente non per colpa sua, in quanto non stava a lui conoscere gli aspetti burocratici e normativi delle norme inerenti il tesseramento.
Da par suo la Figc è vero che aveva inserito Franco nella lista degli svincolati ma gli aveva attribuito un codice alla lista che qualsiasi addetto ai lavori preparato avrebbe correttamente interpretato, accorgendosi del palese errore.
La Maceratese anziché ammettere i propri limiti alza la voce ed invoca le sue ragioni: farebbe bene invece ad ammettere quantomeno una corresponsabilità.

Author: Alessandro Molinari
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