Maceratese, brilla la stella Marinelli: serietà, lavoro e professionalità alla base del primato

PROMOZIONE – Il tecnico, arrivato tra lo scetticismo dei più, si sta meritando complimenti a suon di vittorie e grande impegno. Il ds Proculo, genio e sregolatezza, capace di aver costruito un’ottima squadra

di Andrea Busiello

Daniele Marinelli è l’uomo del momento in casa Maceratese. Arrivato in estate in punta di piedi, e con scetticismo da parte dei più, il tecnico si sta facendo largo a suon di vittorie, l’unico verbo credibile nel mondo del calcio. Dopo l’esperienza al Casette Verdini in Prima categoria il giovane tecnico è salito sul treno biancorosso, sfruttando il giusto mix tra fortuna per l’occasione presentata e bravura nel sapersi approcciare con la società.

Sin da subito la sua professionalità si è fatta largo, utilizzando un credo molto semplice per conquistare la fiducia: il lavoro. Quello che quotidianamente mette in campo per far crescere la squadra, per amalgamare un gruppo ancora non completo (sicuramente serve un centrale di difesa importante per una stagione lunga e che non può contare unicamente su Canavessio e Brack) e per cercare di vincere il campionato. Tutti ingredienti che il tecnico sta forgiando per far si che la macchina biancorossa possa andare bene fino alla fine. Al fianco del tecnico non si può non menzionare chi ha costruito la squadra, Jonathan Proculo.

Jonathan Proculo, ds della Maceratese

Personaggio unico nel mondo del calcio che ha sempre vissuto tra genio e sregolatezza e anche in questa esperienza biancorossa si sta confermando con tutti i suoi pregi (tecnici enormi) e difetti. Giocatori del calibro di Canavessio, Calamita, Jachetta, Chornopyshuk e Papa sono un lusso per la categoria e la grande esperienza dell’ex funambolico trequartista è stata e sarà decisiva in materia. Insomma, gli ingredienti per una stagione da protagonisti in casa biancorossa ci sono tutti. Anche se in molti si aspettavano l’Eccellenza, tanto ricercata a parole dalla società quanto non confermata dai fatti: bastava solo appellarsi alla graduatoria della Figc entro il 19 luglio per non ricevere un doppio picche bizzarro da Collegio di Garanzia del Coni e Tribunale Federale. Con ovvio velo steso successivo per non parlare più della vicenda, anche se la società stessa in tempi non sospetti (presentazione della squadra in piazza) aveva parlato di arrivare fino al Tar per far valere le proprie ragioni.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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