L’operazione antidroga dei carabinieri del reparto operativo del capoluogo
I Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata, guidati dal Tenente Colonnello Walter Fava, hanno arrestato un cittadino nigeriano di 24 anni, che era riuscito a organizzare un proficuo, professionale e fiorente sistema di spaccio di eroina, nella piazza di Macerata, che soddisfava un’estesa e variegata clientela. I numerosi assuntori, della zona e anche stranieri, di entrambi i sessi, sono risultati per lo più operai, disoccupati e alcune badanti, di una fascia d’età compresa tra i 25 e i 45 anni.
L’indagato principale, risultato in possesso di regolare carta d’identità italiana e sul territorio nazionale dal 2015, provvedeva alla cessione dello stupefacente sia in prima persona che avvalendosi di altri suoi connazionali, i quali, come ormai noto modus operandi, nascondevano le dosi dello stupefacente in bocca per poi consegnarle agli acquirenti dopo averne riscosso il pagamento. Si tratta dello stesso soggetto che nella serata del 28 settembre dello scorso anno, nei pressi di via Roma a Macerata, durante le operazioni di identificazione ha opposto resistenza ai militari del Nucleo Investigativo e, incurante dell’obbligo di fornire i propri documenti, li ha aggrediti con estrema violenza. Dopo una breve colluttazione, il nigeriano è riuscito momentaneamente a divincolarsi e a darsi alla fuga ma i due Carabinieri colpiti al corpo (gli erano state diagnosticate a entrambi lesioni guaribili in 10 giorni), uno dei quali addirittura morso al petto, sono riusciti a raggiungerlo e immobilizzarlo.
Dalla ricostruzione investigativa è emerso che ogni dose era da 0,3/mezzo grammo ciascuna e veniva venduta al prezzo di 30/35 euro. I militari sono risaliti a uno spaccio al dettaglio di 200 cessioni, per complessivi 72 grammi di eroina e un controvalore di circa 4.500 euro, nella città di Macerata nel periodo compreso tra luglio 2017 e settembre 2018.
La capacità dell’indagato principale di movimentare quantitativi di stupefacente rilevanti, era emersa anche il 19 settembre del 2018, quando i Carabinieri del Reparto Operativo, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un altro 25enne nigeriano, nei pressi del noto complesso condominiale “Hotel House”, che fungeva da “corriere” alle sue dirette dipendenze. Il 25enne, proveniente dall’hinterland napoletano, aveva ingerito 10 ovuli, risultati poi contenere 10 grammi di eroina ciascuno, per un totale di 100 grammi. In quel caso, i militari lo avevano accompagnato presso l’ospedale di Civitanova Marche per farlo sottoporre a mirati accertamenti radiologici.
Tra le dosi di eroina cedute dall’indagato principale ne figura anche una, ricevuta dal 37enne di San Severino Marche che il giorno successivo alla cessione, precisamente il 25 agosto 2018, è deceduto per overdose. Tuttavia, non è stata configurata la morte come conseguenza di altro reato (overdose) in quanto il soggetto che ha ricevuto l’eroina è deceduto il giorno dopo e non era dimostrabile che fosse morto per quella dose.