VOLLEY, FINALE SCUDETTO – La vittoria in gara due, per come è maturata, potrebbe valere molto. Sabato a Perugia sarà battaglia sotto tutti i punti di vista, anche sotto l’aspetto nervoso dopo i battibecchi Juantorena-Atanasjevic sottorete
di Andrea Busiello
Il volley, come tutti gli sport, è un gioco emozionante. Conta la tecnica, si quella in primis, ma poi ci sono tante altre sfaccettature che portano le gare in un lato o nell’altro. La finale Scudetto tra Lube e Perugia potrebbe davvero girare in favore dei cucinieri. Nella gara di ieri ad un certo punto della contesa nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla rimonta della Lube. Sotto 0-2 e con il morale sotto i tacchi, gli uomini di Medei sembravano destinati ad andare 0-2 nella serie. E invece il risultato che non ti aspetti, soprattutto per come è maturato nel quarto set. Premesso che in una finale Scudetto quando si è avanti 2-1 e 16-10, soprattutto nel volley maschile, non esiste perdere. Va però sottolineata la grandissima forza caratteriale di Juantorena e compagni che pallone dopo pallone si sono ritrovati e hanno ribaltato una partita importantissima. Sabato è vero che si ripartirà da 1-1 e si giocherà in Umbria ma la sensazione è che adesso l’inerzia, soprattutto per l’aspetto psicologico, è leggermente più favorevole ai biancorossi di coach Medei. I cucinieri dovranno essere bravi a non cadere nelle provocazioni e pensare unicamente al proprio gioco perché hanno dimostrato di potersela giocare ampiamente alla pari contro la formazione umbra, anche se Perugia in questa stagione sta dimostrando davvero di essere uno squadrone. I battibecchi sottorete tra Juantorena e Atanasjevic ci stanno, fanno parte del gioco e sempre ci saranno in gare di questo genere. Ma i cucinieri dovranno arrivare al Pala Evangelisti liberi sotto l’aspetto mentale e non pensare a cosa succede sugli spalti o al di là della rete, solo così le chance di successo in Umbria sarebbero elevate. Uno Scudetto per due, anche se obiettivamente, per lo spettacolo messo in scena, entrambe le squadre meriterebbero di salire sul trono d’Italia.