VOLLEY – L’ennesimo ko in una gara che conta conferma come in Estate la squadra è stata costruita con grande dispendio di energie ma senza badare troppo all’aspetto primario di una compagine di volley: il collettivo
di Andrea Verdolini
Avete presente la mitica scena del Ragionier Fantozzi il quale, cercando in casa, indizi su un presunto tradimento della moglie, la Signora Pina, si imbatte in quintali di pane di ogni tipo ed inizia a sospettare su un possibile rapporto tra la sua consorte ed il fornaio (mirabilmente interpretato da un Diego Abatantuono agli esordi)? Ebbene guardando Perugia-Lube di sabato magari al patron Giulianelli potrebbe iniziare a balenare l’idea che qualcosina, nella costruzione del “Dream team” destinato a far man bassa di trofei, forse non ha funzionato. Il “caro leader”, guardando le statistiche conclusive, avrà sicuramente notato che i suoi pupilli hanno ricevuto con il 31% di positività ed appena il 7% di perfette e che dire dell’osannatissimo Leal che si trova a suo agio in questo fondamentale quanto potrebbe esserlo un caraibico in una pista di sci da fondo? Vogliamo poi parlare dello svagatissimo Juantorena, sempre molto trendy e cool, attivissimo sui social ma che è uscito dal campo con un imbarazzante 15%? Vuoi vedere che allora tutte le colpe non erano poi del “dimissionato” Medei al quale diciamo che non tutti i mali vengono per nuocere? Se si analizza poi la gara del PalaBarton senza fette di prosciutto agli occhi balza in tutta la sua evidenza il fatto che i Campioni d’Italia non hanno certo disputato la più irresistibile delle partite. Atanasjevic ha messo a segno 9 punti, una cifra, per lui da sgambatura all’oratorio, Lanza in attacco è stato ben al di sotto del 50% e lo spauracchio Leon, in battuta, ha fatturato 4 punti con 7 errori (conoscendolo non ci avrà dormito la notte). Così Perugia si è aggrappata all’ex Podrascanin (un altro di quelli giubilati con troppa fretta) ed alla precisione chirurgica del libero Colaci. Insomma il malato Lube è sempre in stato comatoso e la prognosi è ancora totalmente riservata. Tre indizi, si suol dire, fanno una prova ma qui certe lacune non le vede soltanto…chi non le vuol vedere magari pensando che ancora qualcuno giri con l’anello al naso esaltandosi per le “franche” vittorie contro Latina, Castellana e Vibo. Tralasciamo, per carità di Patria, altri aspetti ad esempio il fatto che superprofessionisti avrebbero bisogno, per rendere al massimo, di più bastone e meno carota. La soluzione l’avevamo individuata già da tempo: un “sano” ritiro sui Sibillini che ossigena il corpo e favorisce la meditazione ma certi metodi calcistici sembra non si addicano molto alle primedonne del volley. Allora restando in questo ambito si potrebbe prendere esempio da Milano, costruita senza tanti squilli di tromba ma che dispone di un drappello di ragazzotti talentuosi ed…affamati. Perchè, fortunatamente, nello sport non si vince con il solo budget, pur importantissimo. Ah dimenticavamo: nell’organigramma della Lube c’è anche una Presidentessa ma dalla “lider maxima” non ci risultano sinora dichiarazioni ufficiali. Non ha niente da dire o non sa cosa dire?
Author: Alessandro Molinari
Sono un amministratore