SCUDETTO SFUMATO – Perugia ha vinto meritatamente ma i biancorossi potevano fare meglio: troppi errori, da Sokolov e Christenson ci si aspettava di più. Voltare subito pagina: nel week end in palio la Champions
di Andrea Busiello
Il giorno dopo è quello dedicato alle riflessioni. Ai se e ai ma. Alla fine però il rammarico resta uguale, anche se si cerca di analizzare il perché della sconfitta. La Lube a Perugia ha perso male lo Scudetto. Le due squadre, tutti concordi, sono praticamente di pari valore. Difficile dire chi delle due sia meglio come organico, il livello è simile. La differenza nella gara decisiva in Umbria è stata fatta dai troppi errori dei cucinieri. Cinque quelli al servizio di Sokolov, uno madornale di Christenson sul 23-22 del secondo set (che ha dato il 24-22 ai locali anziché il possibile 23-23) e da quella free ball sciupata sul set point del terzo set che poteva davvero riaprire la sfida. Perugia ha dimostrato grande solidità tecnica, fisica e mentale anche se nella gara decisiva non ha giocato su livelli devastanti. Per questo in casa Lube il rammarico aumenta, perché si poteva e doveva fare di più. Lo Scudetto era a portata di mano ma i biancorossi non ci sono riusciti a conquistarlo. Adesso però è il momento di voltare subito pagina e pensare all’ultimo obiettivo stagionale, quello più importante. La final four di Champions League si disputerà a Kazan nel fine settimana. I biancorossi giocheranno sabato alle 15 contro i polacchi del Kedzierzyn e in caso di successo il giorno dopo si giocherebbero la finalissima contro la vincente della sfida tra Kazan e Perugia.
