Pianomania: i concerti per pianoforte di Bach, Mozart e Beethoven
Urbino, Ancona e Fabriano: tre date per il nuovo programma della FORM, dal titolo Pianomania. Protagonisti del concerto, oltre all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, due acclamati pianisti marchigiani, Gianluca Luisi e Lorenzo Di Bella, per tracciare, in forma di piccola-grande antologia, l’evoluzione della scrittura per pianoforte e orchestra.
Luisi è considerato dalla critica internazionale uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo; mentre Di Bella, direttore artistico di Civitanova Classica, è l’unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’Ex Unione Sovietica, medaglia d’oro all’Horowitz di Kiev.
- Al Teatro Raffaello Sanzio di Urbino, mercoledì 3 aprile (in collaborazione con AMAT), nell’aula magna “Guido Bossi” dell’Università di Ancona per FORM-OFF, giovedì 4 aprile (in collaborazione con Università Politecnica delle Marche e Amici della Musica “G. Michelli” di Ancona) e al Teatro Gentile di Fabriano, sabato 6 aprile, vengono eseguiti il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa min. BWV 1056 di Johann Sebastian Bach, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la magg., K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do min., op. 37 di Ludwig van Beethoven.
Tre brani che esprimono tre concetti – Dio, Uomo, Natura – su cui si snoda la storia del concerto per pianoforte e orchestra nella sua fase classica. Nessuno dei compositori come Bach è stato capace di condensare i complessi e misteriosi meccanismi che regolano l’universo in una sola linea melodica, né di stratificare stili, generi ed epoche distanti nel tempo. La sua è davvero musica divina: tanto la sacra quanto la profana riflettono l’occhio onnisciente di Dio.
Nel concerto per pianoforte, Mozart porta a maturazione una nuova e ricca forma di dialogo musicale che crea un modo speciale di fare musica, fondato su una visione dialettica dell’esistenza, in cui tutto è movimento e dove ogni idea è rapportata alla mutevole profondità della natura umana che filtra ogni cosa attraverso di sé, rendendola palpitante.
Quindi la natura, espressa da Beethoven, musicista geniale, con un’eccezionale potenza drammatica e forte contrasto che ne rivelano il duplice aspetto: avversa all’uomo e al tempo stesso benevola nei suoi confronti. Tutti i concerti sono alle ore 21.
