Il difensore 2006 aggregato ai canarini che retrocessero – zero minuti ma ufficio stampa personale – è a Taranto, società in grosse difficoltà, assieme a De Santis e Giovinco
Locanto risuona ancora. Dalla Fermana al Taranto, dalla Serie C alla Serie C. Non molla il giovane difensore classe 2006, la cui storia l’anno scorso destò scalpore. Arrivò al Recchioni a gennaio per aggregarsi alla prima squadra, totalizzare zero minuti ma senza saltare una panchina, con tanto di ufficio stampa personale a sfinire i giornalisti per far sì che si potesse parlare di lui.
Dopo la retrocessione dei canarini, la saga Locanto prosegue… Dove? In un’altra piazza che di certo non se la sta passando bene: il baby è infatti a Taranto e, come dodici mesi fa, occupa la panchina di una squadra in grandi difficoltà societarie, attualmente ultima nel girone C. Compagni di rosa? Due vecchi canarini: ecco Giovinco e il redivivo De Santis, ora titolare fisso e pure vicecapitano dei pugliesi. Meglio tardi che mai, ricordando che a Fermo il difensore centrale ’97 giocò solo una partita (disastrosa) contro la Vis Pesaro.
Tornando a Locanto, risulta dunque essere uno dei pochi ad essere rimasto aggrappato ai professionisti, insieme al portiere Alessio Pozzi (presentato ma mai tesserato l’anno scorso a Fermo, adesso al Sorrento nel girone C), al centrale Spedalieri (Renate, partito bene poi infortunato), all’esterno Eleuteri (è però ai margini del Renate stesso), il difensore Santi (mai impiegato a Picerno), il terzino Heinz (Casertana), la mezzala Scorza (panchinaro a Campobasso), l’esterno Petrungaro (titolare a Messina), il centravanti Sorrentino (spezzoni alla Pianese). Pochi superstiti, mentre la fotografia più chiara degli ex è quella scattata a Giandonato: a L’Aquila in Serie D entra negli ultimi dieci minuti.