IMPIANTI – La nuova struttura potrebbe portare il nome della storica realtà sportiva
di Aldo Caporaletti
Stanno per essere ultimati i lavori per il collocamento del manto sintetico allo stadio di Civitanova Alta, omologato per disputare tornei fino alla Serie D. La gestione sarà affidata alla Academy Civitanovese e l’impianto ospiterà gli allenamenti della Sangiustese, militante in quarta serie e le partire della sua formazione giovanile. Il progetto del Comune prevede anche la ristrutturazione dei vecchi spogliatoi e il rifacimento della tribuna, nella cui parte sottostante dovrebbero essere costruiti i più moderni spogliatoi, collegati al campo attraverso un tunnel.
Mentre lo stadio rimodernato sta per essere riconsegnato alla collettività, circola con insistenza nella città alta la proposta della sua intitolazione alla Polisportiva Maggiore Claudio Cherubini, la più importante realtà sportiva che il borgo storico di Civitanova abbia conosciuto: una storia sportiva di 26 anni, propriamente calcistica di 13 anni, segnata da tanti successi. La Cherubini nacque nel 1953 come società ciclistica; nel 1959 costituì il settore dilettanti, che ebbe corridore simbolo Aldo Corallini, capace di mantenere una media di 15-20 vittorie stagionali, direttore sportivo della squadra era l’ex ciclista montecosarese, Franco Boschi. Nel 1966 con la presidenza di Bruno Monachesi – già alla Civitanovese – si formò la squadra di calcio, iscritta alla seconda categoria; nella stagione 1967-1968 avvenne la promozione in prima categoria; nella gloriosa annata 1972-1973, sotto la guida dell’ex calciatore professionista Stelvio Attili (dopo gli spareggi con Vadese e Offida) il salto in Promozione.
Bisogna precisare che allora il torneo era denominato “Promozione-Eccellenza”, massima espressione del calcio regionale. Ancora si ricorda quella formazione, composta da tanti giovani di Civitanova Alta: Foresi; Compagnucci, Lapponi, Malaisi, Mori, Pauri; Scalfurotto, Doffo, Frenguelli, Antinori, Costantini. Con il presidente Marino Parigi, la Cherubini disputò tre campionati di Promozione, il primo concluso a quota 30 punti in altrettante partite; nel secondo i giallorossi, con l’avvicendamento di Pauri e Antinori (passati all’Osimana) con Giusti e Piunti, ottennero la salvezza a quota 26 punti. Dopo due stagioni di “purgatorio” la Cherubini, con presidente Fausto Morichetti, tecnico Pierluigi Gambogi (ex giocaore della Civitanovese), nel 1978-1979, acquisì il diritto di tornare in Promozione che, ricostituita l’Eccellenza, non rappresentava più il massimo torneo regionale; riconquistata la categoria, la Cherubini fu sciolta dando vita alla società Civitanova Calcio.
La memoria di quella realtà sportiva è rimasta viva nei residenti di Civitanova Alta tanto che, nel dicembre 2017, fu organizzata una serata conviviale, presente il primo cittadino Fabrizio Ciarapica, con la partecipazione di dirigenti, tecnici e giocatori protagonisti di stagioni gloriose. Ora che il rifacimento dello Stadio – in cui giocò la Cherubini – è completato, si pensa a iniziative per ricordare la società e le sue imprese sportive. Un incontro al Teatro “Annibal Caro” che celebri il Maggiore Claudio Cherubini, perito in guerra (le spoglie furono riportate a Civitanova Alta dopo la conclusione dell’ultimo conflitto mondiale), la cui famiglia in sua memoria contribuì all’attività della Polisportiva e ricordi la Cherubini con l’intervento del presidente che costituì il settore calcio, Monachesi e del tecnico della storica conquista della Promozione, “Stic” Attili. Il tutto dovrebbe essere concluso dalla cerimonia di intitolazione dello Stadio di Civitanova Alta alla Polistortiva Cherubini; prima, però, bisogna dar corso ai passaggi amministrativi necessari: approvazione della commissione Toponomastica e delibera della Giunta. Gli sportivi e i cittadini di Civitanova Alta attendono, fiduciosi, che un degno e doveroso riconoscimento sia compiuto.

Author: Alessandro Molinari
Sono un amministratore