Le parole di Stefano Cimadamore
di Maikol Di Stefano
“Non è possibile andare avanti così, siamo tutti sullo stesso piano ed una grande percentuale dei ristoranti di questo passo sarà costretta a chiudere”. A parlare è uno degli esercenti storici di Porto Sant’Elpidio, Stefano Cimadamore, che insieme alla famiglia nella località elpidiense gestisce ben due locali. Lo storico Bistrò Nirvana ed il più recente Osteria dei Principi.
Uno sfogo che arriva a seguito delle utenze estive, in questi giorni, recapitate a titolari e gestori dell’attività ristorative. “In aziende dove non c’è possibilità d’immettere liquidità dall’esterno, visto l’innalzamento di materie prime ed utenza, la chiusura è l’unica strada tracciata. – prosegue Cimadomore – Bisogna abbinare il costo quadruplicato delle utenze alle materie e come aziende ci troviamo nella condizione di non poter alzare i prezzi più di tanto, perché a differenza di altri paesi la nostra inflazione galoppa“.
Uno sfogo che coinvolge diverse realtà della ristorazione elpidiense. “La situazione è assurda, oggi abbiamo ricevuto la bolletta del solo mese di agosto. Una cifra importante che confrontata con la stessa di dodici mesi fa e consumando un 10% in più del 2021, io quest’anno mi trovo con una bolletta tre volte più alta. – A spiegarlo è Giuseppe Fracasso Fedele, uno dei soci del ristorante in centro città Quasi Bistrot – Io non credo che nessuno che faccia piccola o media impresa, possa gestire una situazione tale a lungo. Se continuiamo di questo passo saranno in tanti ad essere costretti a chiudere. Se questo livello di utenze proseguirà, io per adeguarmi, dovrei aumentare i prezzi al cliente di un 30% e non è sostenibile. Perché spesso parliamo di realtà che lavorano con pochi coperti, per scelte varie, che siano date dalla grandezza del locale o dall’idea d’impresa che uno ha scelto e sposato. Stiamo parlando di una spesa non giustificabile e non giustificata, sono preoccupato perché stiamo parlando di cifre che superano il costo d’affitto, mutuo, finanziamento. Non abbiamo più margini di guadagno, andando a colpire una realtà dove questi stessi “margini” erano risicati o nulli”.