ll Chiesanuova risorge con Fatone: “C’è ancora molto da dimostrare”

Vincenzo Fatone, portiere del Chiesanuova

ECCELLENZA – L’intervista al portiere protagonista contro l’Urbania

Nell’ultima giornata, il Chiesanuova è riuscito a strappare un prezioso pareggio contro l’Urbania, merito soprattutto della prestazione del portiere classe 2003, Vincenzo Fatone, protagonista con una parata su rigore oltre ad altri interventi decisivi nel corso della gara. Lo abbiamo intervistato per raccogliere le sue impressioni: “Tornare tra i pali sicuramente mi ha reso felice. Quando il mister mi mette in campo cerco sempre di ripagare la fiducia che ripone in me”.

Quanto è importante il pareggio dello scorso weekend dopo due sconfitte consecutive?
“Dopo due partite a zero punti era importante riuscire a raccogliere qualcosa. Vincere sarebbe stato ancora meglio. Ma è giusto riconoscere che le assenze, la forza della squadra contro cui abbiamo giocato, l’Urbania, e le condizioni del campo hanno reso tutto più complicato. Quindi alla fine ci accontentiamo del pareggio”.

Il Chiesanuova era partito molto bene, poi nelle scorse settimane è arrivato il primo stop. Cosa pensi che vi sia mancato?
In un percorso ci sono degli alti e dei bassi. Pensare di poter giocare un campionato intero senza mai perdere sarebbe stato da ingenui. Ma in realtà non è mai stata la nostra convinzione. Quello delle scorse settimane probabilmente è stato un primo momento di stallo, con due sconfitte arrivate contro delle squadre forte. Da parte nostra abbiamo continuato a lavorare come sempre. Il campionato è ancora molto lungo e non dobbiamo darci per persi. Ma anzi, adesso dobbiamo dare ancora qualcosa in più”.

Il girone di andata si è quasi concluso. Che impressione ti ha lasciato?
Questo girone ha in parte confermato ciò che si pensava ai nastri di partenza. Ora con la Maceratese capolista a più 7 punti c’è forse un leggero distacco. Però tutte le altre squadre, sia in zona playoff che in zona playout, sono vicine. Anche un punto può fare la differenza nella classifica”.

Il vostro preparatore dei portieri ha detto che la preparazione mentale è fondamentale. Quanto lavori sulla parte psicologica?

“Insieme a mister Corsetti, ci lavoro forse per il 90% del tempo. Ritengo che la mente per un portiere sia tutto. Non è facile restare lucidi e concentrati per 90 minuti, indipendentemente da quello che avviene nel corso della gara. Domenica scorsa ho parato il rigore al 40’, ma ho dovuto mantenere la calma e restare focalizzato, poiché avevo ancora 50 minuti da giocare. Non potevo permettermi di elogiarmi o abbellirmi per una penalty parata. Tantoché, nella ripresa c’è stata una seconda parata a mio avviso ancora più importante. Per questi motivi, penso che l’aspetto mentale sia proprio quello che distingue un portiere da un altro”.

Nella prossima partita affronterete l’Alma Fano. Come vi state preparando?
“Come sempre, tutti gli avversari per noi sono uguali. Li temiamo tutti allo stesso modo perché qualsiasi squadra dell’Eccellenza è attrezzata. Dopo due sconfitte e un pareggio sicuramente c’è bisogno di lavorare ancora molto di più e noi andremo a concentrarci sicuramente sui dettagli e sulla squadra stessa”.

Angelica Mancini
Author: Angelica Mancini

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