L’Istituto Confucio di Macerata collega la città alla Cina

Una grande opportunità per tutti coloro che vogliono approfondire la lingua e la cultura cinese

di Veronica Biaggi

Giorgio Trentin è un insegnante di Lingue e letteratura della Cina e dell’Asia sud-orientale presso l’Università di Macerata. Dopo diversi anni nella Repubblica Popolare Cinese, dove ha realizzato alcuni documentari per la RAI e collaborato con varie testate giornalistiche nazionali, rientra in Italia nel 2001. Insegna Lingua e traduzione cinese a “l’Orientale” di Napoli per alcuni anni e poi diviene ricercatore confermato all’Università di Macerata nel 2007. Dal 2011 è direttore dell’Istituto Confucio all’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni si ricorda: “La Cina che arriva” e “Chengyu cento aforismi della tradizione cinese”.

L’istituto Confucio, situato in Via Armaroli 43 (Mc), inaugurato il 4 ottobre del 2011, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, nasce dalla collaborazione tra l’Università di Macerata, diretto dal prof. Giorgio Trentin  e dal prof. Yan Chunyou per l’Università Normale di Pechino e l’Hanban che è l’ufficio per la promozione della lingua cinese del Ministero dell’Istruzione Cinese. L’Istituto Confucio è un luogo d’incontro tra la cultura cinese e quella italiana e crea moltissime opportunità agli studenti di approfondire al meglio la lingua e la cultura Cinese, offrendo anche moltissime borse di studio, ma è aperto anche a tutti coloro che desiderano accedere alla formazione e alla comprensione di un paese, quale la Cina, sempre più influente nella scena mondiale.

Quale è stato il percorso che l’ha portato a diventare direttore dell’Istituto Confucio di Macerata?
 “L’idea era quella di creare dei buoni corsi di lingua cinese anche all’Università, poi mi sono relazionato con il professore Filippo Mignini dell’Università di Macerata, massimo esperto di Matteo Ricci e insieme abbiamo creato un progetto cercando anche degli agganci in ambasciata. Siamo riusciti ad ottenere un primo via libera da parte dei cinesi per costruire l’Istituto Confucio, tutto questo supportato anche dal precedente rettore, il professore Luigi Lacchè. Nel 2011 è nato questo Istituto Confucio, situato a Villa Cola (Mc) ma poi è scomparso nel 2016 a causa del terremoto, così ci siamo dovuti spostare in quella che è l’attuale sede dell’istituto, ora siamo in attesa del progetto a Villa Lauri, per creare li la nuova sede dell’Istituto Confucio di Macerata. L’Istituto Confucio è un’istituzione esistente a livello mondiale  in cui il Ministero dell’Istruzione Cinese e un’università internazionale collaborano insieme per la creazione dell’istituto e normalmente l’università straniera mette a disposizione un luogo nel quale avrà la sede l’istituto, con docenti e amministratori, mentre i cinesi dalla loro parte mettono un vice direttore cinese e versano una quota capitale ogni anno per finanziare l’attività dell’istituto. Le attività che vengono svolte all’interno dell’istituto non si incrociano con le attività universitarie, sono soltanto di supporto per queste ultime.”

Quali attività vengono svolte all’interno dell’Istituto Confucio?
“Abbiamo aperto dei corsi in convenzione con i licei del territorio offrendo certificazioni linguistiche come l’ HSK , la certificazione ufficiale del Governo Cinese e siamo riusciti a coprire fino a 23 licei nel territorio delle Marche. Abbiamo creato anche una sorta di “bonus d’ingresso” che da l’opportunità allo studente di ottenere un certificato HSK e il voto che prenderà verrà convertito in trentesimi e diventerà così il suo voto di Cinese I all’Università, entrando già con 9 cfu e questo è molto vantaggioso e richiesto dagli studenti. Offriamo anche molte opportunità per professionisti che, avendo già una conoscenza della lingua cinese, possono usufruire di corsi di cinese commerciale e di linguaggio cinese giuridico. Molto richiesti sono i corsi di calligrafia e taglio della carta, aperti a chiunque sia interessato ad un aspetto più pratico e artistico della cultura cinese.”

Gli studenti attraverso l’istituto hanno l’opportunità di fare un viaggio culturale in Cina?
“Questo è l’aspetto a cui tengo maggiormente perché se ho creato questo istituto è proprio per dare l’opportunità ai ragazzi di andare fuori. Subito dopo l’iscrizione all’Istituto Confucio lo studente ha diritto a due settimane di “summer school” in Cina per iniziare a relazionarsi con la lingua e la cultura cinese. Ci sono anche moltissime borse studio di un mese o semestrali ci sono poi le borse di master di due anni o le borse di dottorato di tre anni.”

Come è nato questo nuovo progetto Villa Lauri che inaugurerete tra poco?
“Grazie al lavoro svolto in questi anni, il Governo Cinese ha pensato di nominarci “Istituto Confucio modello” a livello europeo, in Italia ce ne sono soltanto due, il secondo oltre al nostro, è quello di Roma. Questa promozione ad un grado superiore degli Istituti di Confucio ci ha permesso di fare richiesta per un finanziamento e insieme al professore Luigi Lacchè, nonché precedente rettore dell’Università di Macerata, abbiamo pensato di recuperare questo grande immobile di proprietà dell’Università, che è Villa Lauri, da tempo in disuso. I lavori sono ancora in corso ma speriamo di concluderli entro Febbraio o Marzo 2020. Quello che abbiamo in mente di fare è creare uno spazio verde, grazie al grande parco che circonda la villa, aperto a chiunque, anche alle famiglie che vogliono portare i propri bambini a giocare, ma soprattutto che sia un luogo funzionale per coloro che frequentano l’Istituto Confucio o l’università, creando grandi aule, una biblioteca e un punto di ristoro per tutti”.

Giorgio Trentin

redazione
Author: redazione

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Tag
Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS