L’inflazione è domata? L’analisi del direttore di Confindustria Pesaro Urbino

Le Marche si confermano tra le regioni dove l’aumento del costo della vita si sente meno

L’Italia ha l’inflazione più bassa in Ue (è finalmente tornata sotto il 2 %), ma il caro vita nell’ultimo anno è aumentato. Un deciso incremento di costo ha interessato i trasporti, gli affitti di case/negozi e il carrello della spesa. Sebbene la crescita dell’inflazione stia rallentando, la percezione degli italiani è che i prezzi dei beni e dei servizi stiano invece salendo. Scende l’inflazione, però i tassi sono alti e si fa meno credito. Servizi e industria deboli anche nel 4° trimestre.

“Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione è dovuto al fatto che si sono ridotti un po’ i consumi anche se non sono stati ancora tagliati i tassi della BCE e così si creano pochi investimenti. Speriamo i tagli avvengano tra giugno e luglio, come si dice”, afferma il direttore di Confindustria Pesaro Urbino Andrea Baroni. Le Marche si confermano tra le regioni dove l’aumento del costo della vita si sente meno, con una variazione mensile dell’indice dei prezzi dello 0,9%, più alta comunque rispetto a febbraio (0,6%). Ancona è la città più virtuosa, la meno cara della regione al plurale. “Siamo la regione del manifatturiero – riprende Andrea Baroni – Uno dei dati che è cresciuto in Italia e nelle Marche è quello dell’occupazione”.

La crescita dell’economia italiana è ferma. Gli investimenti vanno giù, i consumi sono quasi immobili, meglio l’export ma le prospettive non sono buone. Con le guerre in corso sale l’incertezza ma non il costo dell’energia (finora) che è però ben più alto del pre-crisi energetica. Il problema vero è che la ripresa economica post pandemica e le misure introdotte non riescono a compensare gli effetti dell’inflazione. E la nostra regione, anche per quest’anno, si trova in una situazione di stagnazione. C’è troppo lavoro povero: 4 marchigiani su 10 dichiarano meno di 15mila euro. “Il reddito alto si ottiene quando c’è una produzione alta e la nostra economia conta tante piccole e medie aziende con redditi da microimprese – termina il direttore di Confindustria Pesaro Urbino -. Per aumentare la retribuzione dovremmo continuare a cambiare. Nelle imprese deve arrivare un valore aggiunto”.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS