Per l’80° della Liberazione, la senatrice accolta da una folla commossa. Il Sindaco: “Un dono prezioso per la città”
Una presenza carica di significato ha segnato le celebrazioni del 25 Aprile a Pesaro. Per l’80° anniversario della Liberazione, la senatrice a vita Liliana Segre ha scelto la città che considera “del cuore” — di cui è anche cittadina onoraria — per partecipare per la prima volta alle commemorazioni nel capoluogo marchigiano.
Accolta da una folla commossa, composta anche da tantissimi giovani, Segre ha raggiunto il monumento alla Resistenza in piazzale Falcone e Borsellino al termine di un corteo partito dal Sacrario di piazzale Collenuccio. Una cerimonia intensa, promossa dal Comune, alla quale hanno preso parte autorità civili, militari e religiose, tra cui il generale Luigi Caldarola, il presidente dell’Anpi Luca Fraternale e l’arcivescovo Sandro Salvucci, che ha celebrato la messa in Cattedrale.
Tra i momenti più toccanti, l’interpretazione collettiva di Bella Ciao, intonata dalla banda di Candelara insieme ai ragazzi del Marconi School Musical, all’associazione LiberaMusica e al coro di voci e mani bianche. Anche Liliana Segre ha voluto unirsi al canto, simbolo di libertà e resistenza.
“Un dono prezioso per Pesaro” — così il sindaco Andrea Biancani ha definito la presenza della senatrice — “Liliana Segre rappresenta la memoria viva dei valori della Resistenza, un esempio che parla direttamente alle nuove generazioni”.
Nel suo discorso, Biancani ha ricordato come il 25 Aprile sia il giorno in cui l’Italia si è sollevata dall’oscurità del fascismo, ribadendo l’importanza di continuare a difendere libertà, giustizia e dignità umana. Parole forti anche per i giovani, invitati a fare della memoria il punto di partenza per costruire un futuro più consapevole.
Le celebrazioni si sono concluse con un appello accorato alla pace, lanciato dal gruppo “Donne in cammino per la pace”, con un pensiero rivolto ai conflitti ancora in corso, in Ucraina e in Palestina.

