Licei del Made in Italy, un flop anche nelle Marche

L’offerta formativa non sembra aver attirato i giovani

Nelle Marche sono 13.640 gli alunni di terza delle secondarie di primo grado che, dal prossimo anno, entreranno nei licei, negli istituti tecnici e in quelli professionali. Ma solo lo 0,1% ha scelto la nuova offerta formativa, il Made in Italy. Sono otto gli istituti scolastici marchigiani che hanno fatto domanda: il liceo Laurana Baldi di Urbino, il Mamiani di Pesaro, il Matteo Ricci di Macerata e il Francesco Stabili di Ascoli Piceno. Mentre, per gli istituti paritari, il Leonardo di Civitanova Marche, il liceo San Giovanni Battista di San Benedetto del Tronto e, a Fermo, il polo scolastico Giovanni Paolo II e la scuola Loviss Srl. La scuola ha a che fare con industria ed economia, competenze imprenditoriali. “Abbiamo aderito perché siamo una delle poche scuole che potevano farlo (abbiamo l’opzione economico-sociale) e così si è proposta un’offerta ulteriore. Lo spirito della legge era quello di avere un Liceo che investisse sul territorio, una sorta di promozione delle nostre zone”, afferma e spiega il dirigente scolastico del Classico Mamiani di Pesaro Roberto Lisotti.

Il numero minimo per formare una sezione è di 10 alunni e, se la soglia minima non dovesse essere raggiunta, il nuovo indirizzo non sarà attivato. L’offerta formativa non sembra aver attirato i giovani. Il liceo del Made in Italy – annunciato dalla premier Meloni e trasformato in riforma il 27 dicembre scorso – sembra essere destinato a un flop. In tutta la penisola solo lo 0,08% si è iscritto al nuovo indirizzo di studi tricolore. “Noi contiamo solo tre iscrizioni, ma in verità sarebbe una, in quanto una è frutto di un errore materiale dei genitori e l’altra è di uno straniero che non avrebbe i requisiti per accedere. Anche a Urbino ce n’è stata una, non siamo partiti bene”, aggiunge e conclude il dirigente scolastico. E’ una sfida per il futuro”. L’attivazione dell’indirizzo ‘Liceo del made in Italy’ per promuovere e valorizzare le nostre eccellenze e la bellezza italiana nel mondo potrà avvenire già a partire dall’anno scolastico 2024/2025.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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