Lettera a Spazzafumo: “Trovi un sito idoneo per i vaccini o scriverò a Speranza”

“Gli utenti sono assembrati sotto a dei tendoni dove non vi è ricambio dell’aria e dove un positivo inconsapevole potrebbe infettare altre persone”

L’hub vaccinale al Centro AgroAlimentare è disagevole e inadatto per lo scopo. Se non troverà un sito idoneo per i vaccini mi rivolgerà al ministro della Salute Speranza“. Un lettera al sindaco e assessore alla Sanità di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo. L’ha scritta Maria Rosaria Vittori, iscritta al circolo del Pd San Benedetto Centro.

Sono una cittadina sambenedettese della categoria dei cosiddetti “fragili” e mi sento in dovere di espormi in prima persona – si legge nella missiva – per segnalare a lei, che non vede e non sente le necessità dei sambenedettesi, l’inadeguatezza dell’hub vaccinale che è stato assegnato alla nostra città presso il Centro AgroAlimentare situato al confine con Centobuchi.

Un hub che si è rivelato inadeguato sia per la dislocazione, che per l’esiguità degli spazi riservati agli utenti. È inaccettabile che i residenti a San Benedetto del Tronto siano obbligati a recarsi quasi a Monteprandone per vaccinarsi e soprattutto che siano costretti a subire lunghe file al freddo per la mancanza di un’adeguata organizzazione che preveda la giusta separazione tra le persone fragili, gli ultraottantenni i bambini ed il resto della popolazione. Al centro vaccini realizzato al CAAP invece gli utenti sono assembrati sotto a dei tendoni dove non vi è ricambio dell’aria e dove un positivo inconsapevole potrebbe infettare altre persone. Questa pandemia, se ancora l’assessore non lo avesse compreso, richiede prima di tutto il rispetto del distanziamento.

Non è così che ci si comporta in un Paese civile! In questo modo si scoraggiano le persone a vaccinarsi.

Le chiedo, facendomi carico anche delle richieste di persone di buon senso, di porre rimedio a questo scempio immediatamente individuando una destinazione più consona alle esigenze della gente e soprattutto più sicura, e di potenziare la possibilità di vaccinarsi presso i propri medici oppure presso le farmacie.

La cittadinanza sambenedettese, già provata dai disagi della pandemia e dalle umiliazioni subite proprio da codesto assessorato, è veramente indignata.

Il malcontento serpeggia anche tra gli addetti ai lavori costretti al freddo e senza mezzi adeguati a ricevere le persone. Mi faccio quindi portavoce di una legittima richiesta alla quale occorre dare una risposta tempestiva. Credo che forse ancora un po’di senso civico esista in questa Giunta ma se anche questo appello, come gli altri, dovesse rimanere inascoltato mi rivolgerò direttamente al Ministro della Sanità. Se è vero come è vero – la conclusione – che occorre vaccinarsi in fretta, ci metta in condizioni di farlo dato che al momento la nostra salute dipende anche da lei”.

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