Le stime Istat
Nelle Marche il calo demografico si fa sempre più evidente. Di conseguenza aumenta il numero della popolazione anziana. Secondo le stime Istat, la popolazione anziana delle Marche raggiungerà le 531 mila unità nel 2045, quando più di un marchigiano su tre avrà superato i 65 anni. In un’altra proiezione di uno studio demografico, alla fine di quest’anno, gli anziani marchigiani over 65 saranno 408 mila, ovvero il 24,3 per cento della popolazione residente, mentre gli ultra settantacinquenni saranno il 13,1 per cento, mentre gli over 85 arriveranno al 4,7 per cento. Un problema che investe anche il mondo del lavoro, dove il ricambio generazionale diventa sempre più arduo ma anche per quanto riguarda la spesa sanitaria. Infatti, aumentando l’età media dei marchigiani, aumenteranno anche gli anziani fragili e non autosufficienti, una fascia che ha bisogno di cure mediche e ospedaliere. Nell’ultimo decennio nel territorio marchigiano l’indice di vecchiaia è andato aumentando: da 169 anziani ogni 100 «giovani» nel 2010 al 2020 con 203 anziani ogni 100 «giovani».
Per quanto riguarda il calo delle nascite, nelle Marche, mediamente ogni donna dà alla luce poco più di un figlio. Lo scorso anno ci sono stati 8779 nati a fronte di 19620 morti. Tanti giovani hanno deciso di lasciare le Marche per studiare o lavorare altrove e in dieci anni, la regione “al plurale” ha perso l’equivalente di 71mila residenti. In pratica, come se una medio-grande città sia svanita all’improvviso. Da segnalare anche l’età media nella nostra regione che è di 47,5 anni, con una speranza di vita che nel 2022 fino ha superato gli 81 anni per le donne e gli 85 per gli uomini. Sicuramente serviranno politiche che possano frenare questa emorragia, politiche che possano creare lavoro e benessere altrimenti la regione diventerà sempre più vecchia.
