Seconda giornata ricca di incontri e protagonisti che raccontano il cuore pulsante della Regione
Seconda, intensissima, giornata a Torino per il XXXVII° Salone Internazionale del Libro e, nello stand della Regione Marche, è tutto un susseguirsi di incontri che si protrarranno sino alle 19 di stasera. Si è partiti, nelle immagini, con la presentazione di “La terra e le idee. Enrico Loccioni e l’impresa come bene comune” con Giovanni Della Ceca e Maria Paola Palermi. Si tratta dell’interessantissima storia di un grande imprenditore marchigiano, nato e cresciuto davvero sopra una stalla, nel territorio a cavallo tra le province di Ancona e Macerata, senza acqua corrente né energia elettrica. Un’avventura che lo ha portato ai vertici dell’imprenditoria internazionale grazie a idee e tecnologie sempre con lo scopo di migliorare la qualità della vita. Si è proseguito con il giornalista e scrittore Vincenzo Varagona e la storia del cardiochirurgo Carlo Marcelletti che ha salvato la vita a migliaia di bambini nati con malformazioni cardiache. Successivamente due appuntamenti di Fondazione Marche Cultura tra cui la scoperta di una “regione insolita”, forse anche trascurata dagli itinerari ufficiali e gli atti della giornata di studi dedicata al San Pietro Martire, opera di Donatello e recuperata dalla Chiesa San Domenico di Fabriano, restaurata ed ora custodita nella Pinacoteca di Fabriano. Daniela Monchesi presenta poi un Giacomo Leopardi inedito con i suoi scritti nel periodo della fanciullezza. La “fase antemeridiana” si chiuderà poi con Maurizio Marinucci, autore di “2041” ed il premio letterario “Dolores Prato-Città di Treia”, evento che coniuga cultura, territorio e valorizzazione delle scrittrici italiane contemporanee. Nel pomeriggio, tra gli altri, grande spazio all’autismo, ad una conversazione sulle “Marche in Danza” a cura di Amat ed il racconto intimo ed emozionante del rapporto tra il grande scenografo Dante Ferretti con Macerata, la sua città di origine. Incontri quindi che spaziano su molteplici aspetti ma che certificano la vivacità di una regione la cui realtà culturale è vivace, inclusiva e davvero in dialogo con il mondo.

