Le istituzioni disertano l’incontro a due anni dal sisma promosso dal Comitato 30 Ottobre di Tolentino

“I cittadini terremotati non meritano l’indifferenza di questa amministrazione”

Un incontro a 730 giorni da sisma. Un incontro che voleva essere di confronto sui tanti temi che riguardano i terremotati e il loro futuro, ma al quale le istituzioni fondamentalmente non hanno risposto. 

C’era solo l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Tolentino Francesco Colosi e il direttore dell’Erap Daniele Staffolani alla serata promossa venerdì, in occasione dei due anni dalle scosse di terremoto devastanti del 2016, dal Comitato 30 Ottobre di Tolentino. Tanti, invece, i cittadini che hanno partecipato e che sono voluti intervenire per raccontare ognuno la sua esperienza. E in qualche caso, sono state esternate situazioni quantomeno imbarazzanti per le istituzioni stesse.

Il Comitato 30 Ottobre ha voluto così ringraziare tutti i cittadini “per essere stati presenti ieri sera, in una assemblea che si è rivelata partecipata oltre ogni previsione. Grazie agli abitanti dei containers che con la loro dignità e forza resistono in quelle scatole di latta, grazie agli abitanti delle strutture ricettive, persone per lo più anziane che con i loro racconti, le loro paure ed incertezze ci fanno sempre emozionare. Grazie a tutti. Loro c’erano.

La parte politica, quella che ha deciso le sorti di queste persone era assente, non degnandosi neanche di farne conoscere le motivazioni. Era doveroso un confronto, doverose erano le risposte alle tante domande dei cittadini che sicuramente non meritano l’indifferenza dell’amministrazione.
Sono passati 730 giorni e a Tolentino, anziché pensare alle migliaia di sfollati che da due anni attendono risposte, si pensa a come far crescere il patrimonio comunale costruendo alloggi popolari in sostituzione delle SAE, preoccupandosi così dell’emergenza sociale futura e non dell’attuale emergenza dei terremoti che hanno perso casa.

Ad oggi nulla è stato fatto, non c’è speranza neanche per i 23 appartamenti che dovevano essere consegnati, come ufficializzato dal Sindaco, a novembre 2017.
Le scelte fatte da questa amministrazione sono totalmente sbagliate e prova ne sono le problematiche riscontrate su ciascuna delle aree individuate per la costruzione di nuove case, zone che, ad oggi, sono campi di sterpaglie, piattaforme di cemento e scheletri di capannoni industriali, mentre gli immobili individuati per essere recuperati sono ruderi fatiscenti. Queste sono scelte, e sono scelte politiche.

L’assessore ai servizi sociali Colosi, presente a titolo personale, dopo un intervento scomposto, parziale ed approssimativo, in cui ha parlato di decisioni prese “insieme”, di cose fatte “insieme” (a chi? Ci chiediamo noi), di abitazioni in pronta consegna (quali?) e dopo aver puntato il dito contro gli occupanti dei containers, colpevoli di aver “scelto” di vivere provvisoriamente in quell’area, non ha illustrato qual è l’alternativa definitiva messa sul piatto dal sindaco.

Si ringrazia il dott. Daniele Staffolani, dirigente dell’Erap Marche, che si è prestato al confronto con la cittadinanza pur conscio del fatto che, senza la presenza della politica, non avrebbe potuto dare più risposte di quelle che ci ha fornito.

Si ringraziano i ragazzi del gruppo di studio di “Emidio di Treviri” che, dall’inizio, seguono le catastrofiche vicende Tolentinati, Francesco Pastorella Coordinatore dei Comitati, Marco Fars delle Brigate di solidarietà attiva e i tanti volontari, Emergency e gli operatori del settore che da mesi operano nell’area Containers ed il moderatore della serata Roberto Scorcella”.

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