Il catasto ha risentito in misura significativa del Superbonus 110%, vale a dire la misura che prevede un maxi sconto per la messa in sicurezza e gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Proprio a causa dei diversi bonus edilizi, nell’esercizio dello scorso anno hanno superato la quota di 1 milione e 300mila atti le dichiarazioni di accatastamento e di variazione dei beni. Si tratta di una situazione che imprime una svolta decisiva verso l’aggiornamento digitale del catasto. Anno dopo anno sono circa 300mila gli atti per il catasto terreni, a cui si aggiungono più o meno 1 milione di atti per il catasto edilizio urbano, che vengono presentati in modalità unicamente telematica. Tutti questi dati provengono dal Piano integrato di attività e organizzazione 2022-2024 che è stato redatto da Ernesto Maria Ruffini, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate.
Il catasto, la cui gestione spetta all’Agenzia delle Entrate dal 2012, è semplicemente l’inventario dei beni immobili che si trovano nel territorio nazionale. Sono più di 85 milioni le particelle che formano la parte terreni, mentre nel caso della parte edilizia e urbana ci sono più o meno 74 milioni di unità immobiliari fra commerciali, industriali e civili. In ogni caso il catasto continua a essere aggiornato. Anche dal punto di vista digitale. L’Agenzia delle Entrate ha sviluppato un piano organizzativo da cui si deduce che lo scorso anno la consultazione degli archivi censuari ha dato origine al rilascio di 1 milione e 300mila visure negli uffici, mentre il canale telematico dedicato è stato caratterizzato da 56 milioni e 800mila rilasci. È necessario tenere conto, però, anche i 2 milioni e 100mila visure personali e i 4 milioni e 300mila consultazioni di rendita catastale su terreni e fabbricati: in pratica, le consultazioni effettuate attraverso i servizi telematici catastali. Per approfondire la conoscenza delle rendite catastali, il sito Dove.it ha sviluppato delle guide ad hoc che aiutano a capire più da vicino ogni dettaglio in merito.
Il patrimonio cartografico del nostro Paese permette ai contribuenti, grazie ai 300mila fogli di mappa e ai 20mila allegati che lo compongono, di consultare direttamente online le mappe catastali, in maniera dinamica, anche grazie al sito web del Geoportale cartografico catastale. Lo scorso anno sono giunte ben 3 milioni e 700mila richieste per il servizio Web map service, mentre ben 421 milioni sono state quelle eseguite con il Geoportale cartografico catastale.
(articolo promoredazionale)
