Dal “Restart” si passerà alla realizzazione di un’area verde
Ad Ascoli sono iniziati i lavori per la bonifica della vasca di prima pioggia della zona ex Carbon. Si prevede di terminare tutto il lavoro entro 270 giorni e concluderlo entro i primi mesi del 2024. Dopo questi importanti lavori, ci sarà la bonifica dei rimanenti 20 ettari in una zona che è presente dentro, la zona dell’ex stabilimento chiuso definitivamente nel 2004. Nel 2014 ci fu anche una multa dell’Unione europea a causa dell’immediata bonifica della zona.
All’inizio del 1900 in quella zona si insediò la Società Carburo, specializzata nella produzione di materiali di derivazione calcarea. Ad essa si affianca, nei primi anni Venti, la più vasta area della SICE (Società Italiana Carboni Elettrici), conseguente alla costituzione della Società Italiana dei Forni Elettrici e dell’Elettrocarbonium, dedita alla produzione di manufatti a base di carbone per le applicazioni elettrotecniche ed elettrochimiche, alla fabbricazione di grafite artificiale e di manufatti in grafite.
Nel 1992 l’Elettrocarbonium viene inglobata dall’SGL Carbon, colosso dell’industria chimica. In quegli anni lo stabilimento di Ascoli ha fornito il 40% della produzione mondiale di silicio metallico, oltre a catodi, rivestimenti per altiforni e pasta elettrodica ma da anni non più attiva. La zona, dunque, ha subito un grande inquinamento a causa della produzione di questo tipo di materiale. Per il futuro dell’area ancora non si hanno certezze. Il progetto “Restart” prevedeva la costruzione di nuovi appartamenti e un polo tecnologico, ma un altro piano più recente potrebbe prevedere la realizzazione di un’area verde che possa diventare il “polmone” della città, con zone a disposizione di tutti.
