Lascia il lavoro e apre Bio il Bruno: “La pandemia mi ha dato l’opportunità di ricominciare”

Andrea Cancellieri, 29 anni, fonda insieme alla sua famiglia un’azienda agricola a Monte San Giusto

di Maikol Di Stefano

La pandemia in realtà mi ha dato l’opportunità di ricominciare”. E’ una mosca bianca in questo periodo, la storia di Andrea Cancellieri, 29enne elpidiense che dopo il primo lockdown, ha preso la palla al balzo per lasciare il proprio lavoro e tornare alla “terra”. Una scelta coraggiosa, ma che come racconta lo stesso Andrea “è stata mossa dalla voglia di avere una qualità di vita migliore”.

Dal lavoro dietro la manovia di una nota realtà calzaturiera all’apertura di un’azienda agricola di famiglia. “Sono cresciuto su questi stessi terreni, quando ero piccolo qui mio nonno coltivava la barbabietola da zucchero, vedevo camion su camion arrivare qui per caricare il raccolto e portarlo via. – racconta il 29enne – Poi crescendo la mia vita mi ha portato su altri binari, ho trovato lavoro nel mondo calzaturiero e ci sono rimasto praticamente per tutta la mia vita lavorativa. Sono stato nove anni dentro una fabbrica, ma qualcosa in me negli ultimi periodi era cambiato. Non ero più contento, il lavoro mi pesava e quella routine quotidiana mi faceva sentire in gabbia. Sono tornato quindi nei terreni di mio nonno Bruno, che ancora oggi ci aiuta, ed ho iniziato a gettare le basi dell’azienda che oggi abbiamo. La settimana in fabbrica e nei weekend con mio nonno e mio padre a lavorare la terra”. Una storia quella della famiglia Cancellieri che lega tre generazioni differenti.

“All’inizio non trovavo mai il modo di tagliare il cordone con il lavoro sicuro, la parte economica mi frenava. Poi è arrivato il primo lockdown, sono venuto direttamente nel casolare vicino ai terreni ed ho passato tutta la quarantena qui. – spiega Andrea – Quando è terminata, mi sono presentato in fabbrica e ho rassegnato le dimissioni”. Una scelta ferma, che ha portato alla nascita dell’azienda agricola “Bio il Bruno”. Un cambio radicale, soprattutto in un periodo storico dove fra influencer e social, la ricerca del lavoro sembra sempre essere indirizzata nel massimo guadagno al minimo sforzo, sicuramente controcorrente rispetto al dover tornare al puro lavoro manuale.

Oggi mi sveglio alle cinque del mattino, talvolta fino alle ventidue sono ancora in giro a lavorare. Sicuramente faccio più ore di prima, – ammette sorridendo Cancellieri – ma quando vado a letto sono felice. Qui abbiamo intenzione di creare qualcosa di duraturo; ad oggi produciamo e vendiamo la verdura del nostro orto, tutta rigorosamente bio. A questo aggiungiamo l’allevamento a terra degli animali da cortile e quello sempre bio dei maiali. Nei prossimi mesi abbiamo intenzione di creare un laboratorio per la preparazione e la vendita dei salumi. Vorremmo aprire un punto vendita entro la fine del 2022, ma sappiamo che i tempi non dipendono solo da noi”. L’azienda che ha sede a Monte San Giusto, ha portato il 29enne elpidiense anche a cambiare città, oltre che vita. Una scelta a 360 gradi, che senza pandemia difficilmente si sarebbe compiuta in maniera così convinta.

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