CICLISMO – La Corsa dei Due Mari entra nelle Marche. Il capitano della Movistar conquista la tappa regina
di Michele Raffa
Borghi, salite e neve accolgono la Tirreno-Adriatico nel territorio marchigiano. Miguel Landa è l’assoluto dominatore della quarta tappa della Corsa dei Due Mari con il durissimo arrivo di Sassotetto a quota 1300 metri. Il corridore della Movistar attende il momento giusto per contrattaccare ai tre battistrada Rafel Majka (Bora – Hansgrohe), Ben Hermans (Israel Cycling Academy) e Fabio Aru (UAE Team Emirates) giunti rispettivamente secondo, terzo e quarto. Il colombiano taglia il traguardo con 39” di vantaggio sull’ormai ex maglia azzurra Geraint Thomas (Team Sky) insieme al compagni di squadra, l’attesissimo Chris Froome (Team Sky). Ora guida la classifica generale il ciclista italiano Damiano Caruso del Team BMC, giunto con il gruppetto dei migliori con 6” di distacco dal vincitore.
LA GARA – Pronti via e si stacca la fuga iniziale composta dal leader della classifica a punti Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia) e Nicola Bagioli (Nippo-Fantini) che indossa la maglia verde di miglior scalatore. Si uniscono a loro anche Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Antoine Duchesne (Groupama-FDJ), Krists Neilands (Israel Cycling Academy) e Aleksandr Vlasov (Gazprom-Rusvelo). Dopo 50 km i battistrada hanno un vantaggio che oscilla intorno i 6’. Distacco che però va man mano diminuendo quando in testa al plotone appaiono le maglie bianche del Team Sky. Un improvviso ritiro sconvolge la corsa. È quello di Tom Dumoulin. Il vincitore della scorsa edizione del Giro d’Italia è stato protagonista di una rovinosa caduta, che lo ha costretto ad abbandonare la gara. La gara si anima ai meno venti con la Mitchelton-Scott, il Team Sky e il Team Astana che si alternano in testa al gruppo. Sono proprio i celesti kazaki che aumentano il forcing ai piedi dei pendii della salita finale che vanta una pendenza media del 6-7% con picchi al 13%. Il lavoro del Team Astana è per il proprio capitano, Miguel Angel Lopez che scatta ai -5,5 km. È il primo vero attacco sui pendii che portano verso la cima di Sassotetto. Lo spagnolo raggiunto da Majka, Hermans e Aru cede di schianto. Quando mancava poco più di un chilometro al termine è Landa che fa la differenza, staccando tutti giungendo a mani alzate sul traguardo della quarta tappa della Corsa dei Due Mari.
