“Lambè” muore nel sonno: Appignano piange il suo angelo

Lamberto Pelagagge aveva 44 anni e dalla nascita soffriva di una grave forma di cardiopatia

Era in attesa di un trapianto che avrebbe potuto mettere a posto le cose. Il 29 ottobre sarebbe dovuto tornare all’ospedale di Bologna per sostituire il defibrillatore interno che lo aiutava nella patologia cardiaca con la quale conviveva dalla nascita. Ma stamattina “Lambè” non si è svegliato.

A trovarlo ormai senza vita a letto è stata la mamma Giuseppa. Troppo strano che non si fosse alzato per andare al lavoro. Quel lavoro di assistenza agli studenti sugli scuolabus di Appignano che aveva iniziato a settembre con l’inizio delle scuole e che gli piaceva così tanto.

Lamberto Pelagagge è morto così, ad appena 44 anni, lasciando la sua Appignano senza fiato, senza parole: solo lacrime e dolore. “Lambè” ad Appignano era l’amico di tutti. Una sorta di angelo catapultato sulla terra, sempre pronto a dare una mano a chi aveva bisogno, sempre col pensiero prima di aiutare gli altri e poi di pensare a se stesso. Lamberto era una vera e propria istituzione in paese e non c’era veramente nessuno che non lo conoscesse e che non gli voleva un bene dell’anima.  La salma è stata composta presso la sua abitazione in contrada Renacci 30 ad Appignano.

Oltre alla mamma Giuseppa, lascia il babbo Tarcisio, il fratello Leonardo e la sorella Laura, il cognato Walter e la nipote Asia. I funerali verranno celebrati venerdì 11 ottobre alle ore 15 presso la Chiesa Parrocchiale Gesù Redentore in Appignano.

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