A Jesi una cilena e due cubane agivano in terzetto, le indagini della Polizia di Stato e le misure preventive
Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi, nell’ambito di una più vasta attività investigativa avviata mesi prima, ha ieri denunciato tre donne straniere per il reato di furto aggravato in concorso. Si tratta di una cilena di 31 anni e due cubane, rispettivamente di 34 e 36 anni. Le donne, già deferite nei mesi scorsi per furti di cosmetici, sono state individuate come responsabili dell’ennesimo furto commesso in altri esercizi . In particolare, il responsabile di un punto vendita commerciale , presentatosi in Commissariato, formalizzava querela nei confronti di tre donne che avevano perpetrato, nel mese di ottobre 2024, un furto di cosmetici costosi, per un importo complessivo di circa 2mila euro all’interno del proprio locale. Dalle informazioni assunte, tali donne avevano un marcato accento latino-americano.
Gli investigatori, all’indomani della querela, acquisivano i filmati dell’impianto di video sorveglianza insistente nelle pertinenze dell’esercizio commerciale: dall’analisi dei frames video, si notavano le tre donne fare accesso nel negozio separatamente, simulando strategicamente di non conoscersi per destare meno sospetti.. Dopo aver prelevato diversi cosmetici, soprattutto profumi, con fulminei movimenti li occultavano nelle borse portate a tracolla, uscendo dall’esercizio dopo aver pagato prodotti di esiguo valore. Una volta fuori, si dirigevano nella stessa direzione dileguandosi. Le indagini di polizia giudiziaria, portate avanti nei mesi a seguire consentivano , tramite l’apporto della polizia scientifica, di effettuare un’attività di comparazione fisionomica tra le immagini immortalate dall’impianto di video sorveglianza e quelle di potenziali indagate con precedenti specifici pervenendo ad un risultato di forte compatibilità: due donne di nazionalità cubana ed una cilena. Di una di esse, cubana, si riusciva a risalire all’esatto domicilio in Italia mentre le altre due risultavano senza fissa dimora. Pertanto, due di esse venivano deferite in stato di irreperibilità alla Procura competente per furto aggravato in concorso, inserendo nota di rintraccio. La donna cubana di cui si conosceva il domicilio, invece, veniva raggiunta dalla Polizia del posto su delega di questo Commissariato. Veniva, altresì, avanzata proposta della misura di prevenzione del FVO e divieto di ritorno nel comune di Jesi , al vaglio del Questore di Ancona.
