Nuovo scossone in vista delle Comunali a Porto Sant’Elpidio
di Maikol Di Stefano
Nuovo scossone nelle comunali di Porto Sant’Elpidio. Il Laboratorio Civico perde il suo leader. A pochi mesi dall’elezioni, l’ex candidato sindaco del 2018, Alessandro Felicioni, esce dal gruppo. “In questi ultimi mesi il Laboratorio Civico, da me guidato in occasione delle ultime amministrative del 2018, ha fatto scelte che via via si sono rivelate lontane dalla mia visione e dalla volontà che mi hanno spinto ad affacciarmi sulla scena “politica” per cercare di offrire un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica; un modo più vicino alle concrete esigenze del paese e assai lontano dalle logiche di partito che, necessariamente e in quanto tali, possono divergere dagli interessi collettivi. – spiega in una nota scritta di proprio pugno Felicioni – L’uscita pubblica di qualche giorno fa, condivisa con gli altri del Laboratorio, riaffermava questa volontà, chiamando a raccolta anche altre possibili forze civiche per la partecipazione ad una larga coalizione. Ora però, non mi riconosco più in alcune dinamiche e prese di posizione che sembrano invece guidate da una logica diversa, volta al solo risultato finale, anche a costo di sacrificare, sull’altare della vittoria elettorale, quei principi che, in definitiva, mi (ci?) avevano spinto a metterci al servizio del paese. Faccio molta difficoltà a comprendere e far comprendere a chi si potrebbe avvicinare alcuni diktat legati ad un nome o ad un percorso non negoziabili; soprattutto perché chi vorrebbe avvicinarsi lo fa avendo in mente una forza civica che guarda ai contenuti, alle idee, all’indipendenza di giudizio, prima che ai nomi e ai voti possibili.
Capisco però che ci possono essere visioni diverse e che tutte le posizioni hanno una loro logica e una loro dignità. Per questo lascio il Laboratorio Civico, in estrema serenità e senza alcuna rivendicazione su quanto fatto in questi anni. Prendo atto della volontà di perseguire una linea politica da me non condivisa ma, così come non pretendo di imporre alcunché a un movimento libero ed autonomo, al di là della mia figura, ritengo che nessuno possa costringermi ad accettare compromessi e situazioni per combattere i quali il progetto era nato; per lo meno, evidentemente, nelle mie intenzioni. Non riesco ad accettare che quello che era un contenitore di idee e di progetti concreti rischi ora di diventare solo un contenitore di voti da gestire, anche perché, quei voti erano stati tutti presi solo sulla base di quelle idee, di quei progetti e di chi li proponeva e non già, come per altri, a fronte di una appartenenza partitica spesso e volentieri preponderante nella scelta dei cittadini rispetto alle persone proposte”.
Una scelta sofferta, ma che sembra irrevocabile per Felicioni. Troppa la distanza che si è creata tra il progetto iniziale e questa cavalcata alle comunali del 2023, dove sembra ormai chiaro che l’unico obiettivo delle attuali forze di opposizioni è quello di salire ad amministrare. Il tutto anche a costo di rinnegare eventuali cardini basi del proprio ideale, finendo in una coalizione che si annuncia veramente “larga” e probabilmente sotto l’effige di Fratelli d’Italia alla guida.
