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La palazzina Petrocchi era stata abbattuta, ma la Sovrintendenza aveva ordinato di ripristinarla nelle forme originali
Il Tar delle Marche ha annullato il decreto del 1° marzo 2021 con cui la Direzione Generale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche aveva intimato ai proprietari di ricostruire l’edificio sul lungomare nord di San Benedetto del Tronto. La sentenza favorevole alla proprietà, i fratelli Egidi, è stata pubblicata il 1° febbraio.
Parliamo di un caso complesso che si trascina dal 2014. Si tratta di Villa Petrocchi, al numero 38 del lungomare Marconi, abbattuta in gran parte nell’aprile 2014, finché non arrivò lo stop della Sovrintendenza, secondo cui la palazzina era sotto vincolo in quanto edificata negli anni Trenta del secolo scorso. Mentre le ruspe stavano demolendo l’edificio intervennero i militari del Nucleo tutela ambientale dei carabinieri di Ancona che sequestrarono il cantiere. L’immobile era in fase di abbattimento perché i proprietari avevano ottenuto l’autorizzazione dal Comune di realizzarvi un residence. Cosa è rimasto di Villa Petrocchi si può vedere dalla foto.
Tuttavia, il Tar conferma la legittimità del provvedimento di costituzione del vincolo culturale, che deve considerarsi efficace nonostante l’immobile sia stato demolito.
In merito al ruolo del Comune “il Collegio ritiene che il Comune di San Benedetto del Tronto non possa essere considerato del tutto estraneo all’odierna vicenda, stante l’intreccio tra procedimenti e provvedimenti comunali e statali riguardanti l’edificio in questione. Inoltre, come emerge dalle deduzioni difensive e dagli atti depositati in giudizio dall’amministrazione dello Stato, quest’ultima sembra voglia addebitare, al Comune, una sorta di scarsa collaborazione nell’attività di vigilanza e di notifica dei vari provvedimenti che si sono susseguiti nel tempo (cfr. rapporto informativo e segnalazione alla Procura della Repubblica depositati in data 31/8/2021)”.
