La truffa dei Bitcoin corre online, denunciati in due

Colpita una 72enne jesina che aveva iniziato ad investire. Raggirata sul web da un uomo di Pavia e un salernitano. Polizia sul fascicolo

Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi ha denunciato poche ore fa due uomini per il reato di truffa aggravata. Si tratta di un 54enne di Pavia e un 62enne di Salerno. Pochi giorni prima di Natale la vittima della truffa, una jesina 72enne, aveva sporto querela in commissariato dichiarando di aver notato sul web l’annuncio di una società, nel quale veniva pubblicizzata la possibilità di effettuare investimenti iniziando con piccoli importi. Così, si registrava nel sito della società e veniva contattata sulla sua utenza cellulare da uno pseudo promotore finanziario il quale le comunicava che, per accedere al servizio di acquisto di bitcoin, avrebbe dovuto versare 250,00 euro per l’apertura di un conto on line. Effettuato il pagamento tramite home banking, la donna riceveva la richiesta da parte del promotore di versare 2.000,00 euro a titolo di capitale da investire su un iban estero.

Tuttavia, visto che l’app della sua banca non le consentiva ciò, le veniva comunicato un conto italiano su cui provvedere al pagamento. Tenuto conto che l’addetto della società la informava che il capitale investito era aumentato fino ad un controvalore di oltre 7.000,00 euro, la vittima manifestava la sua intenzione di prelevare parte del capitale maturato. Per ottenere ciò avrebbe dovuto pagate la somma di oltre 1.000,00 euro. Effettuato anche stavolta il pagamento all’iban indicatole, riceveva altra richiesta di soldi pari a 2.200,00 euro per commissioni bancarie. Anche tale bonifico veniva effettuato e subito dopo giungeva l’ennesima richiesta di denaro di 2.480,00 euro con la quale avrebbe potuto accedere al servizio, ottemperando. Quando perveniva la richiesta di ulteriori 3.000,00 euro per terminare la procedura, la donna si irrigidiva, esternando al promotore la sua volontà di non continuare e di avere indietro le ingenti somme già spese ma invano in quanto non riceveva riscontro alcuno capendo così d’essere stata truffata. Gli accertamenti espletati dai Poliziotti consentivano di risalire agli intestatari dei conti corrente nei quali erano confluite le somme ovvero un cittadino della provincia di Pavia, 54enne ed un salernitano 62 enne con precedenti specifici. I due raggiunti dalla Polizia del posto , su delega del Commissariato venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per truffa aggravata dall’essere il fatto commesso a distanza mediante l’utilizzo di strumenti telematici idonei ad ostacolare la propria identificazione.

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